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MA LE BANCHE CENTRALI, LI CONTROLLANO I MERCATI?

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di WSI.

(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro è continuato il rialzo dei tassi di mercato con il decennale che si è spinto fino a 4,26% per chiudere a 4,20%, mentre il differenziale sul 2-10 anni è sceso a 22 pb. L’andamento del mercato obbligazionario è stato guidato in modo particolare dai buoni dati sulla crescita del primo trimestre.

Il dato preliminare del Pil per l’intera area è cresciuto dello 0,7% t/t dal precedente 0,4%. Tuttavia Trichet e la stessa Commissione Europea hanno dichiarato che nel secondo trimestre la crescita sarà più debole del primo trimestre. In Germania il governo non ha invece rivisto le stime di crescita per il 2008 fissata all’1,7%. Per oggi l’attenzione sarà rivolta all’apertura dei mercati statunitensi. Sul decennale la resistenza passa per 4,26% ed il supporto per 4,15%.

Negli Usa i tassi di mercato in ribasso dopo che i dati macro hanno evidenziato un calo superiore alle attese della produzione industriale ad aprile ed una contrazione del settore manifatturiero nell’area di New York e Filadelfia a maggio. Gli acquisti di Treasury potrebbero essere stati favoriti anche dal reinvestimento delle cedole dei bond a 3-5 e 10 anni in pagamento ieri.

Bernanke ha incoraggiato le banche ad aumentare ulteriormente il capitale nel tentativo di alleviare l’impatto della crisi creditizia. Miskhin, membro votante della Fed, ha dichiarato che la Fed dovrebbe usare i propri poteri legislativi in modo aggressivo per cercare di limitare la futura creazione di bolle finanziarie.

Nel frattempo ieri i principali esponenti del senato sembrerebbero aver trovato un accordo “in linea di principio” per consentire ai mutuatari a rischio di rifinanziare i loro mutui con il sostegno del governo. La manovra potrebbe interessare fino a 300Mld$. Restano ancora dubbi su come effettivamente finanziare tale programma.

Una proposta potrebbe consistere nell’utilizzare un fondo speciale della Federal Housing Administration finanziato dalle due agenzie sponsorizzate dal governo, Fannie Mae e Freddie Mac. Le trattative proseguiranno ed il voto finale del senato è al momento previsto il 20 maggio. Nel frattempo ieri i listini Usa sono saliti con l’S&P500 ai massimi degli ultimi 4 mesi grazie al buon andamento del settore energetico e tecnologico. Sul tratto decennale la resistenza si colloca a 3,95%, i supporti a 3,80% e 3,72%.

Valute: andamento volatile per l’Euro/Dollaro. Ieri nel corso della mattina si è assistito ad un apprezzamento dell’Euro sulla scia dei buoni dati macro europei, mentre a partire dal pomeriggio è ritornata la fase di apprezzamento del Dollaro, rimanendo all’interno del trading range delle ultime sessioni. Per oggi la resistenza più vicina si colloca in prossimità di 1,5540, mentre i supporti si collocano a 1,5420 e 1,5370. Apprezzamento dello Yen sulla scia del calo del listino azionario giapponese. Durante la notte il Pil del primo trimestre si è attestato al 3,3% annualizzato, oltre le attese, grazie al buon contributo delle esportazioni e dei consumi. Verso Euro la resistenza continua a collocarsi in area 162,90-163,10.

Materie Prime: chiusura invariata per il greggio Wti. L’Opec ieri ha ridotto le previsioni relative alla domanda globale per il 2008 poiché l’elevato livello di prezzo sta rallentando i consumi nei paesi industrializzati. In rialzo i metalli industriali guidati da alluminio (+2,4%) e rame (+2,3%) in seguito al calo delle scorte ed a timori che il terremoto in Cina possa aver danneggiato parte della produzione. In rialzo i metalli preziosi. Tra gli agricoli in calo la soia (-2,3%) su attese di un prossimo incontro tra gli agricoltori ed il governo argentino per porre fine alle tensioni in atto da circa 2 mesi. In rialzo il grano (+1%).