Società

MA I CINESI SE NE SONO ACCORTI?

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

(WSI) – Niente immagini o striscioni sulle strade, appena qualche trafiletto nelle pagine interne di giornali e servizi tv senza immagini dal vivo. Se non fosse stato per le tre – di numero – bandiere a stelle e strisce attaccate ad altrettanti lampioni sulla sterminata Piazza Tiananmen poco o nulla lasciava intendere ieri ai cinesi la presenza di Bush nel cuore di Pechino. A rendere ancor più invisibile il presidente degli Stati Uniti è stata la decisione del governo cinese – motivata ufficialmente dal clima invernale – di far svolgere la cerimonia di saluto non sulla Tiananmen bensì all’interno dell’Assemblea Popolare, dove lo sparuto pubblico era formato solo da giornalisti accreditati, uomini della sicurezza e funzionari in abito scuro.

Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

Nulla da sorprendersi dunque se la grande parte degli abitanti della capitale ha ignorato del tutto che Bush fosse nei paraggi. Dentro le mura rosse della Città Proibita, nei ristoranti come alle sfilate degli stilisti – è in corso la settimana della moda a Pechino – di Bush non parlava nessuno. I più informati sapevano che prima o poi sarebbe arrivato ma non erano in grado di precisare quando. Se anche qualcuno avesse acceso la tv i numerosi canali locali non aiutavano a svelarne l’esistenza. Nella maggior parte dei casi i servizi televisivi si sono limitati a mostrare alle spalle del presentatore una foto colorata di Bush per far sapere che si era già incontrato con Hu. Sui quotidiani cinesi la visibilità dell’inquilino della Casa Bianca non è stata maggiore: il «China Daily» – stampato in lingua inglese – si è limitato a pubblicare al fondo di pagina 2 un breve articolo di cronaca intitolato «La Nazione considera la visita di Bush utile per le relazioni bilaterali», mentre il commento del «Quotidiano del Popolo» aveva un titolo non molto accattivante: «I rapporti salutari sino-americani sono vitali per l’armonia mondiale».

A conti fatti gli unici cinesi a cui il governo ha fatto sapere con certezza dove si trovasse Bush durante la visita ufficiale sono stati una cinquantina di dignitari invitati alla cena di gala nella sede dell’Assemblea Popolare e sei campioni di ciclismo con cui il presidente è andato a cimentarsi in mountain bike. Un simile oscuramento ha causato un certo imbarazzo, fino al punto da portare il Segretario di Stato Rice ad affermare: «Il messaggio del presidente è stato diffuso e credo che sarebbe un errore sottovalutare l’abilità del popolo cinese nel conoscere cosa avviene dalle loro parti». Ciò sembrerebbe confermare che l’amministrazione Usa scommette più sul porta-a-porta che non sui mezzi di comunicazione tradizionali. In maniera non molto diversa da quanto avveniva nell’Europa dell’Est prima del crollo dei regimi comunisti.

Copyright © La Stampa per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved