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LO SPIDER EURO NON E’ UN CABRIOLET
MA IL MIGLIOR ETF

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*Financial Trend Analysis e’ una societa’ che opera nel settore dell’Analisi Tecnica. Le analisi di borsa qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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(WSI) – C’è una buona notizia per il risparmiatore che vuole operare sugli ETF ma che vede nell’ampiezza della scelta (quelli quotati su Borsa Italia sono ormai una trentina) una sorta di barriera. Dal momento che gli ETF replicano l’andamento di un indice e molto spesso sono caratterizzati da un elevato livello di liquidità, si tratta di strumenti sui quali l’applicazione delle teorie dell’analisi tecnica funziona con successo.

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Un metodo per cercare di individuare quali sono attualmente le migliori opportunità di investimento nell’ambito del mercato degli ETF è quello di misurare l’inclinazione della retta di regressione lineare che è possibile calcolare in relazione a ciascun ETF. La retta di regressione altro non è che la tendenza del grafico espressa in termini statistici. Tanto maggiore è la sua inclinazione (positiva), tanto più deciso sarà il trend rialzista sottostante. Il calcolo è stato effettuato per tre diversi orizzonti temporali: il lungo termine (6 mesi), il medio termine (3 mesi) ed il breve termine (1 mese).

L’ETF che meglio si è comportato considerando tutte e tre le scadenze analizzate è lo Spider Euro (SPDRO), avente come benchmark l’S&P Euro, un indice rappresentativo dell’azionario Europa area Euro. A seguire, nella classifica degli ETF che hanno evidenziato la più forte tendenza rialzista nei periodi in esame, si collocano lo Spider Europe 350 (SPDRE), relativo all’indice S&P Europe 350 (composto da circa 350 azioni selezionate tra le maggiori società dei paesi dell’area Euro), l’Ishares Ftse/Xinhua China 25 (FXC), relativo all’azionario Cina (benchmark l’indice FTSE/XINHUA China 25) ed il B1 – Ethical Index Euro (B1ET), avente come indice di riferimento l’Ethical Index Euro, che rappresenta circa 150 azioni europee selezionate secondo la Metodologia di Selezione Etica di E. Capital Partners SpA. Nella parte bassa della classifica si collocano invece il Lyxor Etf Msci Us Tech (UST), un ETF che replica l’andamento dell’indice MSCI Usa Information Technology, l’Ishares S&P500 (IUSA), che ha come benchmark l’indice S&P500, ed il Lyxor Etf Dj Global Titans 50 (MGT), avente come riferimento l’indice DJ Global Titans 50, nel cui paniere compaiono le 50 maggiori aziende del mondo.

La classifica stilata, oltre che proporsi come base di partenza per approfondimenti (è necessario infatti verificare che la buona condizione della tendenza espressa nel passato più o meno recente sia intatta), permette anche di disegnare una mappa grossolana delle migliori opportunità di investimento in termini geografici: in base ai dati raccolti sembrerebbe che l’Europa sia da favorire agli Usa, che la Cina si proponga come interessante outsider e che alcuni comparti (come quello dell’investimento Etico) siano in grado di fornire migliori prospettive di rivalutazione rispetto ai “titani” del listino.

Per cercare di valutare quali siano le potenzialità residue di rialzo per gli Etf appartenenti alla categoria dei migliori (in merito all’inclinazione della retta di regressione), e per valutare al tempo stesso se i peggiori possono nascondere i presupposti per un riscatto si possono utilizzare le teorie dell’analisi grafica tradizionale. Lo Spider Euro evidenzia effettivamente un bel trend rialzista, capace di portare le quotazioni dai minimi di marzo 2003 in area 73,30 fino ai recenti top di 147,55. La tendenza positiva non appare a rischio, ed in caso di superamento di area 151 nel corso delle prossime sedute sarebbe possibile iniziare ad inquadrare nel mirino obiettivi in area 170/175, raggiungibili nel corso dei prossimi 12 mesi. Solo discese sotto i 130 punti complicherebbero il quadro, costringendo ad includere la possibilità di una correzione di tutta la precedente salita, ipotesi questa che consiglierebbe di abbandonare almeno temporaneamente lo strumento per altre scelte.

Analogamente lo Spider Europe 350 può contare su di un trend rialzista ben consolidato, attivo dai minimi di marzo 2003 (a 72,30), che è stato capace di portare le quotazioni fino al top di inizio ottobre a 137,40. Nonostante la distanza percorsa dai prezzi l’Etf non è attualmente in ipercomprato: l’RSI calcolato a 21 sedute è nella parte centrale del range a disposizione, dopo aver avvicinato la zona estrema a inizio settembre. Il proseguimento della attuale fase correttiva, fino ad area 130,50, 128 al massimo, non dovrebbe mettere a rischio il trend rialzista, che per il momento continua a puntare verso un target in area 148/150. Solo una discesa al di sotto della media a 200 sedute, passante attualmente intorno ai 122,75 punti, sarebbe un segnale tale da impensierire chi intende ancora investire su questo strumento.

E’ più delicata la situazione grafica dell’Ishares Ftse/Xinhua China 25: il trend dai minimi di aprile a 39,75 al top di inzio agosto a 51,80 è stato decisamente orientato al rialzo, ma da allora le quotazioni hanno intrapreso una strada laterale che potrebbe anche essere introduttiva ad un ribasso. Discese al di sotto dei 47,90/95 punti confermerebbero questi timori, suggerendo di allontanarsi temporaneamente da questo strumento. Solo oltre i 52,50 punti il trend rialzista riprenderebbe con forza, primo obiettivo a 58,00 circa.

L’Ethical Index Euro segue invece una strada meglio delimitata: i prezzi sono inseriti dai minimi di agosto 2004 nell’ambito di un canale rialzista, la cui base, a 72,00 punti circa, è sufficientemente lontana dai valori attuali per garantire la disponibilità di un discreto spazio cuscinetto in caso di flessioni. Il target di breve si pone sul lato superiore del canale, attualmente in area 77,50, tuttavia con il metodo delle proiezioni, fatta salva la tenuta del supporto a 72,00, è possibile ipotizzare anche il raggiungimento di area 84,00 nel corso dei prossimi mesi.

In sintesi, se si eccettua l’Ishares Ftse/Xinhua China 25, l’impressione è che, al di la delle oscillazioni di breve che potrebbero anche portare le quotazioni su valori più bassi degli attuali, nel corso dei prossimi mesi, da qui a fine anno, per gli altri ETF che compaiono nella parte alta della classifica si prospetti una buona possibilità di crescita. E quali sono invece le prospettive per gli Etf legati alla borsa Usa ? Il Lyxor Etf Msci Us Tech, pur se positivo rispetto ai valori di inizio anno (apertura del 3 gennaio a 5,30), sembra aver interrotto il trend rialzista che ne aveva caratterizzato l’andamento dai minimi di aprile.

I prezzi sono scesi nella settimana appena conclusa al di sotto della media a 100 sedute, avvicinando pericolosamente la base del trading range disegnato dai massimi di luglio. La violazione di area 5,70 confermerebbe i timori relativi alla tenuta dell’uptrend, aprendo la strada a ribassi verso i 5,30 punti. Sarebbe necessaria la rottura dei massimi di area 6,10 per rilanciare in modo credibile il rialzo, con obiettivi in quel caso verso i 6,50 punti. Ed anche l’Ishares S&P500 non ha saputo mantenersi al di sopra della media a 100 sedute, testata una prima volta in qualità di supporto a inizio settembre e violata al ribasso con decisione il 6 ottobre. Discese sotto i 9,70 confermerebbero la presenza di un potenziale doppio massimo in area 10,30, con obiettivi verso i 9,10 punti.

Anche in questo caso fino a che i massimi di luglio e settembre, allineati in area 10,35, non saranno alle spalle, sarà necessario mantenere un elevato grado di cautela nei confronti di eventuali posizioni di investimento.

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