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LO SCANDALO DELLE BANCHE: SALVATE DAI GOVERNI, NON FANNO CREDITO

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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di WSI.

(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di ieri si è conclusa con un calo dei listini azionari in cui sono stati penalizzati soprattutto i titoli bancari ed un rialzo dei tassi di mercato che ha interessato tutta la curva. Lo spread sul 2-10 anni si è portato a 146 pb dai 145, mentre quello sul decennale Italia-Germania è sceso a 142 pb dai precedenti 146.

Ieri S&P ha ridotto il rating sul debito a lungo termine spagnolo a AA+ da AAA con outlook stabile, aumentando così le preoccupazioni per altri paesi come il Portogallo, anch’esso in credit watch negativo. Fitch ha invece confermato il rating massimo per la Spagna. La difficoltà in cui vertono i paesi dell’area Euro è stata evidenziata anche dalle nuove stime di crescita ed inflazione della Commissione europea che per il 2009 vedono un calo della crescita dell’1,9% per l’intera area. Del 2% per l’Italia e del 2,3% per la Germania.

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Relativamente all’inflazione le stime sono per una crescita dei prezzi dell’1%, mentre in Italia e Germania l’inflazione è attesa all’1,2% e 0,8% rispettivamente. In diversi paesi dell’Unione inoltre si dovrebbe registrare un forte rialzo del deficit/Pil. In Irlanda il deficit dovrebbe salire all’11%, in Spagna al 6,2%, in Italia e Francia al 3,8% e 5,4%. Il commissario Ue agli Affari economici, Almunia, illustrando le stime ha ribadito come in area Euro si possa parlare di recessione, ma non di deflazione, malgrado i prezzi possano evidenziare dei segni negativi a metà anno.

Nel frattempo, dopo le pesanti perdite annunciate dalla banca inglese RBS, oggi si assiste ad un forte allargamento del differenziale sul decennale Uk vs. Bund, arrivato a 62pb dai circa 20 della scorsa settimana. Oggi l’attenzione sarà rivolta alla pubblicazione dell’indice Zew tedesco ed alle notizie provenienti dai mercati azionari. Sul decennale il supporto si colloca a 2,90% e la resistenza a 3%.

Negli Usa ripresa oggi delle contrattazioni dopo la giornata di chiusura in occasione del Martin Luther King. Oggi l’attenzione sarà focalizzata sul discorso di insediamento del neo presidente Obama. Summers, capo dei consiglieri economici, ha dichiarato che la seconda tranche del TARP sarà maggiormente dedicata al supporto ai consumatori ed alle imprese piuttosto che al settore finanziario. Nel frattempo il Tesoro Usa ha richiesto alle banche beneficiarie degli aiuti dal fondo Tarp di fornire dettagli su base mensile in merito all’andamento dell’attività di erogazione del credito. Lo scopo è palesemente quello di pressare le banche affinché non si interrompa del tutto il canale del credito.

Si tratta di un orientamento che sta emergendo in modo più diffuso e cogente anche con riferimento al recente caso Uk di RBS, dove espressamente il governo ha richiesto impegni precisi in merito al credito erogato. In questo contesto emergono voci contrastanti sulle prospettive dei Treasury Usa.


C’è chi come Jim Rogers dichiara di attendersi forti rialzi dei tassi in seguito al forte incremento del funding del governo Usa e chi invece ritiene che tale ipotesi verrebbe scongiurata da una rapida implementazione di easing quantitativo (ossia acquisto diretto di Treasury) da parte della Fed, ipotesi che tra l’altro Bernanke ha espressamente preso in esame. Nei prossimi giorni si assisterà probabilmente a fasi alterne con un range atteso sul decennale pari a 2-2,50%.

Valute: Dollaro in apprezzamento verso Euro in seguito all’ennesimo downgrade di S&P sul debito sovrano di un altro paese dell’area (ieri la Spagna dopo la Grecia). Gli operatori temono che vi possano essere notizie ancora in tal senso nei prossimi giorni, in un contesto in cui le esigenze di funding dei diversi paesi dell’area sono marcatamente superiori rispetto a quelle del 2008. Supporto di breve in prossimità di 1,2890.


Il ribasso dei listini azionari asiatici ha dato luogo all’apprezzamento dello Yen che continua a beneficiare dei momenti di tensione sui mercati. Verso Euro il livello di supporto odierno da monitorare si colloca a 116,24, la cui rottura potrebbe dar luogo ad un brusco movimento fino a 113,50. Verso Dollaro le resistenze oggi si collocano a 90,50 e 91,30. I supporti si posizionano a 90,10 e 89,50.

Materie prime: riaprono i mercati Usa dopo la chiusura di ieri per festività nazionale. Il greggio Wti questa mattina sta calando fortemente sotto i 33$/b nell’ultimo giorno di contrattazione del future con scadenza febbraio. In calo anche l’oro a causa dell’apprezzamento del Dollaro vs Euro. Ieri erano aperti regolarmente i mercati londinesi. Forte ribasso dell’alluminio (-3,1%), sceso ai minimi da 5 anni, penalizzato dal rialzo delle scorte e dal calo dei prezzi dell’energia che costituiscono circa il 40% del costo di produzione. In rialzo gli altri metalli industriali.

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