I temi affrontati nell’intervista che segue saranno oggi, mercoledi’ 6, al centro di un dibattito dal vivo nel Forum di WSI. A partire dalle 14:00 ora italiana (le 8:00 di mattina a New York) per 45 minuti, Cesare De Novellis rispondera’ in diretta alle domande che gli saranno poste dagli utenti registrati al Forum.
Il rally degli indici azionari, che dura ormai da piu’ di quattro settimane, ha diffuso tra gli investitori la sensazione, o la speranza, che il mercato orso sia finalmente arrivato al capolinea.
Ma su quali basi si fonda il recupero dei listini? E quali prospettive e opportunita’ offre il mercato? Wall Street Italia lo ha chiesto a Cesare De Novellis, senior vice president della banca d’affari Jefferies.
Wall Street Italia: Il mercato si appresta a entrare in quello che storicamente e’ il periodo piu’ favorevole per le borse: il quarto trimestre. Prevede che l’attuale rally si prolunghera’ fino alla fine dell’anno?
Cesare De Novellis: Alla fine del 2002 il mercato trattera’ probabilmente a livelli superiori rispetto agli attuali. La crescita, tuttavia, non sara’ lineare: siamo ancora in una fase incerta, soprattutto per cio’ che riguarda le prospettive economiche e della politica internazionale.
WSI: Su quali basi e caratteristiche tecniche si fonda l’attuale recupero degli indici?
CDN: All’inizio del mese scorso gli indici erano in una situazione di ipervenduto, e la tenuta dei minimi di luglio ha sicuramente dato fiducia agli investitori. Occorre poi sottolineare che ad ottobre molti dei fondi comuni chiudono i bilanci, e data la performance positiva del comparto obbligazionario e quella negativa dell’azionario, molti di essi hanno ribilanciato l’asset allocation a vantaggio del mercato azionario. Anche gli utili societari, che si sono rivelati migliori delle previsioni, hanno contribuito alla crescita degli indici.
WSI: Che cosa consiglia agli investitori che vogliano approfittare delle opportunita’ offerte dal mercato?
CDN: Un po’ dipende dall’ottica di investimento. In un’ottica di breve periodo sarebbe opportuno orientarsi sui settori che hanno gia’ formulato previsioni rassicuranti sul prossimo trimestre e sul 2003. In un’ottica di piu’ lungo periodo, invece, l’atteggiamento giusto sarebbe quello di individuare i comparti che in questo momento sono poco amati dal mercato, nonostante presentino buoni fondamentali. Tra questi il settore energetico e quello dell’esplorazione petrolifera, che solo ora cominciano ad uscire dal periodo di difficolta’ recentemente attraversato.
WSI: Altri comparti da tenere d’occhio?
CDN: Se il rally continuera’, il mercato si orientera’ probabilmente sui settori piu’ sensibili alla ripresa economica, come i titoli ciclici, e per certi versi quelli tecnologici.
WSI: Quali sono invece i comparti da evitare?
CDN: Ritengo che nel breve termine un settore a rischio sia quello della grande distribuzione, fino a questo momento considerato “protetto” dalla fase congiunturale. A differenza di altri comparti che hanno gia’ scontato il quadro macroeconomico negativo, eventuali delusioni in questo settore potrebbero creare danni notevoli.
WSI: Gli scenari delineati sono validi a prescindere dalla borsa di riferimento? Cioe’, Wall Street e Piazza Affari si comporteranno allo stesso modo?
CDN: Credo di si’, perche’ fino a questo momento abbiamo visto una forte correlazione tra le borse europee e i mercati americani. L’Europa continua a considerare Wall Street il proprio punto di riferimento. E gran parte dei capitali che affluiscono in Europa arrivano dai grossi fondi statunitensi. Anche a livello economico, infine, il Vecchio Continente dipende dall’America per una importante fetta del proprio Pil.
WSI: Consiglia agli investitori privati l’utilizzo della vendita allo scoperto o ritiene che questa tecnica debba essere riservata agli istituzionali?
CDN: Lo short selling e’ uno strumento rischioso perche’ il potenziale di perdita, in teoria, e’ infinito. Piu’ che ad investitori privati o istituzionali, vendere allo scoperto e’ adatto ad investitori sofisticati, disciplinati nel modo di gestirsi e in grado di comprendere appieno la dinamica dei mercati.
WSI: Qual e’ il sentiment generale a Wall Street, dal punto di vista dei trader come lei? Ritiene che lo “smart money” sia oggi piu’ bullish o bearish?
CDN: Se guardiamo gli ultimi sondaggi, la percentuale dei rialzisti si aggira intorno al 63%, in lieve aumento rispetto a 7-10 giorni fa. In linea di massima, comunque, nessuno sembra essere pienamente convinto dell’uno o dell’altro orientamento. C’e’ ancora molto nervosismo sui mercati, e questo spiega anche l’elevata volatilita’.
WSI: Nonostante il recupero, per i money manager il 2002 si chiudera’ in rosso per il terzo anno consecutivo, un evento decisamente raro. Che cosa possiamo leggere dietro questo dato?
CDN: Io credo che servira’ a far rivedere alcune strategie di investimento attualmente adottate. Forse saranno rispolverati approcci piu’ legati ai fondamentali delle societa’, o che danno maggiore peso ai dividendi azionari, approcci che nel periodo di euforia del mercato erano passati in secondo piano.