Le compagnie aeree fremono in attesa della decisione della Commissione Europea in merito agli aiuti richiesti dai principali carriers ai Governi dei paesi.
La Commissione Europea, come ha anticipato Wall Street Italia, potrebbe non avallare l’ipotesi di un aiuto pubblico per le compagnie di bandiera. Proprio oggi, infatti, la Commissione si è detta “preoccupata” della decisione del Governo elvetico di sovvenzionare Swissair con un aiuto pubblico e ha convocato l’ambasciatore svizzero in sede per chiarimenti. Un precedente pericoloso perché le altre compagnie aeree (con qualche eccezione) punterebbero sul caso Swissair per forzare la mano ai governi e alla Commissione Europea. L’eccezione arriva dalla tedesca Lufthansa, che ha fatto sapere di non accettare alcun tipo di aiuto pubblico e che l’eventuale finanziamento falserebbe i più elementari principii della concorrenza. La linea di Lufthansa è la stessa sulla quale sembra muoversi il vicepresidente della Commissione Europea, Loyola de Palacio.
Il principale carrier italiano, Alitalia è stato sospeso dalle contrattazioni odierne. La società ha in mente in piano di ristrutturazione che, secondo fonti interne alla compagnia aerea, prevede un aumento dei proventi per passeggero del 5,9% e una riduzione del fabbisogno finanziario di €800 milioni dalla cessione di Eurofly.
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Sulla decisione di Alitalia di sospendere i voli sullo scalo milanese di Malpensa è intervenuto oggi il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha detto di aver chiesto al governo “un intervento chiaro affinché Alitalia non compia un gesto sbagliato anche dal punto di vista aziendale”. Formigoni ha anche affermato che la Sea, la società che gestisce lo scalo milanese, ha avviato dei contatti con alcune compagnie aeree europee che da tempo hanno manifestato interesse per una presenza più forte su alcune tratte italiane come la Milano-Roma.
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