Economia

Libri testo: Adiconsum, Ministro definisca tetti di spesa

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(Teleborsa) – I libri di testo rappresentano una voce importante nel bilancio delle famiglie italiane relativo all’educazione dei figli. Proprio in questi giorni, tra l’altro, i consigli di classe delle scuole stanno definendo la scelta dei libri di testo per il prossimo anno. Ma c’è un problema: al momento il Ministero della Pubblica Istruzione, che negli anni passati entro aprile pubblicava i tetti di spesa, non ha provveduto alla loro determinazione. Lo si legge in una nota di Adiconsum. La non definizione da parte del Ministero pu? rivelarsi, ad avviso di Adiconsum, un ulteriore carico di spesa per le famiglie. La definizione dei tetti, infatti, ha un triplice effetto: vincolare la scuola a scegliere i libri di testo con responsabilità, verificandone in primis la qualità e il rapporto qualità-prezzo; permettere un controllo del Ministero sull’operato delle scuole, che comunque operano le proprie scelte in piena autonomia; dare un’indicazione alle famiglie dei costi da affrontare, permettendo loro di pianificare al meglio le spese a medio e lungo termine. Tutto questo in virtù di un migliore rapporto Ministero-scuola-famiglie. Famiglie sempre più chiamate in causa dalle scuole a partecipare economicamente alla gestione di spese non sempre attinenti alla qualificazione dei percorsi didattici. Contributi che le scuole sono state legittimate a chiedere anche quest?anno e che ormai si aggirano tra i 150 e i 300 euro a figlio. Per altro, tali richieste spesso vengono consegnate alle famiglie allegate al modulo di iscrizione e se non provvedono al versamento vengono prontamente sollecitate a farlo, pena il non accoglimento della domanda di iscrizione. La mancanza dei tetti di spesa, in aggiunta alla richiesta da parte delle scuole di contributi “obbligatori” mette a rischio molte famiglie, già provate dalla crisi. Non solo. Quest’anno i contributi possono essere raccolti in fondi non vincolati allo svolgimento di attività scolastiche (es. per progetti, laboratori ecc.) con il rischio quindi, che i soldi versati dalle famiglie possano essere utilizzati per pagare stipendi, straordinari o eventuali prestazioni extrascolastiche. Come ovviare a questo problema? – Adiconsum consiglia di effettuare il versamento tramite bollettino postale o sul conto corrente bancario della scuola specificando chiaramente nella causale che si tratta di erogazione liberale finalizzato all’ampliamento dell’offerta formativa o edilizia scolastica o innovazione tecnologica, così quei soldi entreranno vincolati in bilancio e potranno essere utilizzati esclusivamente a favore dei ragazzi e della didattica. In questo modo il genitore ottiene anche il vantaggio di poter detrarre quella cifra dalla dichiarazione dei redditi. E’, inoltre, possibile esigere copia dei bilanci preventivi e consuntivi dell?istituto scolastico al fine di saper come vengono spesi i soldi versati dalle famiglie.