Milano – Sul mercato dei cambi, lo yen è precipitato dopo che il G7 ha dato il via libera all’intervento di Tokyo per contenere il rialzo della valuta giapponese innescato dal sisma della scorsa settimana e dalle drammatiche conseguenze sulle centrali nucleari.
Il Giappone ha quindi dato inizio al suo intervento, azione che ha dato tono alle borse, pesando invece sulla valuta. Secondo quanto riportato da media giapponesi, l’istituto centrale nipponico avrebbe acquistato oltre USD25,0 mld.
Intorno alle 09:30 l’euro, salito già da ieri sopra la soglia di 1,40 dollari, scambia in zona 1,4080 e registra un vero e proprio balzo contro lo yen a 115,0 da 110,74 della chiusura di ieri. Schizza anche il dollaro/yen a 81,65 da 79,0 di ieri.
Sul fronte delle commodities, sulle piazze asiatiche il futures sul Brent è balzato a USD117,0 dopo che l’Onu ha approvato la possibilità di un intervento militare in Libia innescando il timore di ulteriori tensioni geopolitiche.
OBBLIGAZIONI E MONETARIO
Il futures sul Bund ha aperto in lieve calo stamane, per poi portarsi in territorio positivo col supporto dei timori relativi alla crisi nucleare giapponese, che sembra ancora lontana da una soluzione, e della decisione Onu sulla Libia.
Le Nazioni Unite hanno approvato l’istituzione di una no-fly zone in Libia, innescando il timore di ulteriori tensioni geopolitiche.
BORSE ASIATICHE
In Asia, la Borsa di Tokyo ha chiuso in netto rialzo la sessione odierna dopo l’accordo del G7 su un intervento congiunto per frenare la forza dello yen. L’indice Nikkei225 ha guadagnato il 2,72% a 9.206 pts. In rialzo le società più legate all’export, come Sony e Fujifilm. In lieve progresso l’Hang Seng.
BORSE EUROPEE
Le borse europee hanno aperto positive stamane, estendendo i guadagni della vigilia, con gli investitori che tornano a comprare asset di rischio dopo che il G7 ha ieri raggiunto un accordo per frenare la fiammata dello yen al fine di calmare i mercati. I segnali che la crisi nucleare giapponese si stia stabilizzando, insieme al sostegno all’economia deciso dal G7, ha dato una certa stabilità ai mercati azionari.
I mercati si stanno interrogando sull’opportunità che la Bce confermi la sua intenzione di alzare i tassi già da aprile o se non sia più prudente rinviare a un momento di minore incertezza. Oggi sono in agenda intervento di Stark e di Tumpel-Gugerell della Bce.
Sul fronte corporate, focus sulla conglomerata tedesca Siemens, che ieri è balzata di oltre il 4% sostenuta dalla prospettiva di un aumento della domanda per le sue turbine a gas dopo la crisi nucleare in Giappone. Da monitorare anche il comparto assicurativo ed in particolare il gruppo tedesco Allianz, salito ieri di oltre il 4% dopo che a detta di Ubs il titolo sarebbe stato ingiustificatamente ipervenduto a seguito della crisi giapponese. In evidenza anche le compagnie riassicurative Munich Re e Hannover Re.
PIAZZA AFFARI
Piazza Affari ha aperto in rialzo stamane, con l’indice FTSE/MIB in zona 21.200 pts.
Attenzione rivolta oggi a Parmalat dopo la notizia che il gruppo Lactalis ha comunicato il suo ingresso nel capitale della società con una partecipazione diretta del 7,28% ed ha stipulato un contratto di equity swap avente ad oggetto una partecipazione potenziale fino al 7,0%. Lactalis non esclude di salire ancora, ma non vuole superare la soglia del 30% del capitale. Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, si è detto “molto favorevole” all’ipotesi di una cordata italiana per Parmalat.
Focus anche su Sorin, che prevede per il 2011 una crescita del 3-5% dei ricavi, un margine Ebitda pari al 17% e un utile netto di EUR49-53 mln, in aumento del 25-35% rispetto all’anno scorso. Il Cda ha dato via libera ai risultati dell’esercizio 2010, che hanno visto ricavi consolidati in crescita del 4,9%, a EUR745,8 mln, un Ebitda di EUR120,2 mln (16,1% dei ricavi), un utile netto di EUR39,1 mln (+68,5%) e un debito finanziario netto di EUR128,8 mln.
Oggi presentano i risultati Enervit, Zucchi e Gefran. Infine, scadono futures e opzioni su indici e azioni.
EVENTI SOCIETARI
Eni (EUR16,78): da fonti Reuters, starebbe caricando un tanker con greggio dalla Libia che potrebbe diventare il primo invio dalle sanzioni e da quando i combattimenti hanno di fatto paralizzato l’industria. Il gruppo italiano non ha voluto commentare.
Fiat (EUR6,03): un portavoce di Daimler ha detto che non c’è alcuna trattativa con Fiat Industrial su Iveco. La smentita segue le indiscrezioni riportate da ‘Manager Magazin’, secondo cui Fiat Industrial sta cercando un partner per Iveco e potrebbe considerare un’alleanza con il business dei mezzi pesanti di Daimler.
Fondiaria-Sai – Milano Ass.: Groupama rilancia con una nuova proposta che punta al rafforzamento patrimoniale in Premafin, scrive Mf. Il piano esclude un intervento diretto in FonSai. Prevede invece la sottoscrizione dell’aumento Premafin per EUR150,0 mln e l’acquisto di asset da Sinergia per EUR100,0 mln. Il gruppo francese e la famiglia Ligresti sono in contatto.
Terna (EUR3,23): destinerà EUR1 mld entro il 2015 a nuovi progetti in grado di rendere più flessibile l’utilizzo delle energie rinnovabili, come sistemi di accumulo per l’energia e sistemi di pompaggio.
MACRO, CAMBI E COMMODITIES
Lo yen è precipitato dopo che il G7 ha dato il via libera all’intervento di Tokyo per contenere il rialzo della valuta giapponese innescato dal sisma della scorsa settimana e dalle drammatiche conseguenze sulle centrali nucleari. Il Giappone ha quindi dato inizio al suo intervento, azione che ha dato tono alle borse, pesando invece sulla valuta (attualmente a 81,75 contro dollaro). Secondo quanto riportato da media giapponesi, la Bank of Japan avrebbe acquistato oltre USD25 mld, con il primo intervento coordinato dal 2000.
Secondo alcuni analisti finanziari l’istituto centrale cinese potrebbe interrompere la sua politica monetaria restrittiva come conseguenza del disastro giapponese. Ogni eventuale pausa sarebbe tuttavia temporanea dato che l’inflazione resta elevata.
In Germania, i prezzi alla produzione diffusi stamane hanno evidenziato un rialzo dello 0,7% su mese in febbraio, per una variazione tendenziale di 6,4%, un decimo di punto sopra le attese e il massimo incremento dall’ottobre 2008.
Pochi i dati macro previsti in giornata, concentrati soprattutto in Area Euro: attesi in Italia i dati su ordinativi industriali e bilancia commerciale di gennaio, e quest’ultimo dato è atteso anche per Eurozona. Atene comunicherà invece la stima del Pil del quarto trimestre 2010, dove le attese sono per una contrazione congiunturale dell’1,4% e di una tendenziale del 6,6%.
Il cambio Eur/Usd quota 1,4060 mentre il petrolio Wti scambia a USD103 al barile. Invariato stamane l’apertura sul Bund tedesco a 123.
Copyright © UNICREDIT per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved