Società

LIBERI DI MARKETING

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La decisione di Microsoft di chiudere le sue chat arriva alla fine di una stagione disastrosa per la libera comunicazione via Internet: prima ci è stato tolto il piacere di ricevere posta elettronica, perché ormai è invasa di spazzatura che spesso contiene addirittura orrendi virus; poi i «cracker» (il termine per definire in generale tutti gli smanettoni delinquenti) impazzano sul Web e rendono infrequentabili anche le bacheche di messaggi (forum) e le chat.

E’ la fine di Internet? No. Ma sicuramente è finita un’era, quella della Grande Rete libera e gratuita nelle mani dell’eletta schiera di intellettuali che la sfruttavano per scambiarsi informazioni e opinioni, lodando le virtù «democratiche» della comunicazione online.

Ormai, proprio per la sua natura aperta e democratica, Internet è di massa: e questo non è un male, anzi: ma sicuramente la prima conseguenza svantaggiosa è che in Rete ci sono tutti, sia i buoni che i cattivi, sia gli intelligenti che gli stupidi. Per cui, anche le chat non sono più tanto divertenti e stimolanti.

Detto questo, è anche vero che le chat di Internet non chiudono, chiudono solo quelle Microsoft, che ha fatto così una scelta aziendale. E’ Microsoft l’azienda più colpita al mondo dai virus e dai cracker: ci mancavano solo i pedofili, nelle sue chat. Bill Gates non ha voglia di investire in controllori di contenuti illegali.

Non solo, le chat Microsoft che chiudono sono solo in Europa, dove le leggi sulla privacy non permettono l’uso della carta di credito come identificativo delle persone. Negli Usa, dove dopo l’11 settembre 2001 per motivi di sicurezza la privacy è stata messa in soffitta, le chat di Microsoft Network (www.msn.com) restano aperte, ma non più gratis: saranno a pagamento.

Quindi si tratta ancora una volta di una strategia di marketing: il software standard delle chat è libero, non è proprietario, mentre Microsoft vuole spingere l’utilizzo del suo Msn Messenger proprietario, che è in competizione con gli altri sistemi di messaggistica istantanei (come quelli di Aol e Yahoo!). Il vantaggio del Messenger, in termini di sicurezza, è che offre un rapporto bi-direzionale: l’utente può parlare e comunicare solo con persone che conosce e con cui ha scelto di avere un contatto.

Microsoft ha tutti i diritti di non avere interesse nelle chat anonime «libere» e di voler individuare i suoi utenti: che sono milioni, ma appartengono già a un mondo chiuso. Ma altrettanti milioni di utenti di mondi informatici più aperti, dove vengono applicati gli adeguati controlli con appositi software e interventi umani, continueranno a chattare. Internet è fatta così.

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