Economia

LIBERALIZZAZIONI: COSA CAMBIA CON LA LEGGE BERSANI

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(9Colonne) – Roma, 12 giu – Ultime decisive battute alla Camera per l’approvazione del disegno di legge del ministro Bersani sulle liberalizzazioni. Accantonati una decina circa di articoli, l’assemblea di Montecitorio ha esaminato stamani gli articoli 17 e 58 e si prepara al voto finale, previsto per questa settimana. In particolare, stamane i deputati hanno deciso, all’unanimità, di accantonare la controversa questione dell’abolizione del Pra. Quella disposizione torna ora all’esame della commissione Trasporti. Voto favorevole anche per l’emendamento della commissione che prevede l’istituzione di una legge annuale “per la promozione della concorrenza e la tutela dei consumatori”. Altre importanti novità erano già state introdotte nel testo nei giorni scorsi. Tra queste, vantaggi e garanzie per l’utente di telefonia mobile, fissando un argine ai servizi non richiesti e all’imposizione di costi aggiuntivi per le segreterie telefoniche. Ed ancora, l’articolo 25 che prevede interventi a favore delle imprese di spettacolo e di cultura, il 40 sui prestiti vitalizi ipotecari, il 44 sulla tutela dei consumatori servizi assicurativi, il 47 in materia di risparmio energetico. Altra misura importante, la conferma dell’abolizione dell’Ici per chi non presenta la dichiarazione dei redditi. Ritirato invece l’emendamento che tendeva ad escludere l’intervento del notaio nella cessione di immobili di valore inferiore ai 100.000 euro. L’articolo 15 concede al governo una delega per definire il riassetto normativo delle prescrizioni e degli adempimenti procedurali applicabili alle imprese, mentre l’articolo aggiuntivo 15-bis prevede il potenziamento di alcuni strumenti di contrasto della contraffazione dei prodotti.. Importanti novità per il cittadino- consumatore anche sul fronte dei rapporti con le banche a proposito dei cosiddetti “conti dormienti”. La nuova norma prevede che all’apertura di un conto corrente o di risparmio, o anche di deposito titoli, il correntista debba indicare gli estremi di alcuni “vice”, ovvero tre persone che la banca dovrà informare nel caso in cui per due anni di seguito non si registrino movimenti sul conto. La norma sarà applicata da subito anche ai conti correnti già aperti. L’articolo 38 estende invece l’esenzione dalle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e sulle concessioni governative delle operazioni relative ai finanziamenti a medio e lungo termine anche ai casi in cui è prevista la facoltà del debitore di recedere dal rapporto in ogni momento. Inoltre, il trattamento previsto per i mutui oggetto di estinzione si applica anche alle operazioni di mutuo finalizzate all’estinzione di mutui sulla prima casa, poste in essere da enti, istituti, fondi e casse previdenziali nei confronti dei propri dipendenti e iscritti. Ed ancora, norme per bollette più chiare e più trasparenti anche grazie alla previsione di un tetto agli interessi di mora. Le penali applicabili in caso di ritardato pagamento dovranno essere indicate con chiarezza e saranno vietati addebiti per la predisposizione e spedizione della bolletta; mentre volture o subentri nel contratto saranno a costo zero, a patto che si tratti di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare. In compenso, però tutti i membri di una famiglia o i coinquilini che beneficiano degli stessi servizi saranno responsabili in solido del pagamento delle bollette. Ed infine, alcune nuove norme, non previste dal testo originale prevedono: 1) la sterilizzazione del prezzo del greggio e 2) la delega al governo ad adottare entro un anno misure per ”agevolare la creazione di reti o aggregazioni di imprese”. Via libera anche alle contestate norme sul servizio pubblico locale innovativo (art. 11), anche se con una modifica sostanziale: tra i soggetti che possono chiedere l’abilitazione non figurano più le aziende di trasporto pubblico.