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Libano: ucciso un casco blu italiano, altri 4 feriti

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Roma – Lutto in Italia. Un veicolo che trasportava cinque caschi blu italiani che partecipano alla missione Unifil II in Libano è stato colpito da un ordigno mentre si trovava sull’autostrada diretta alla città portuale di Sidone.

Si parla al momento di una vittima italiana e di quattro feriti, di cui uno grave, secondo lo Stato Maggiore della Difesa. L’esplosione è avvenuta a Rmeileh, nel Libano meridionale. A riportare la notizia sono state in un primo momento Al Arabiya e Al Jazeera, che cita un fotografo di Reuters.

L’italia partecipa alla missione Unifil con un contingente militare (autorizzati a partecipare, compresa la componente navale, 1.780 militari), denominato in ambito nazionale Operazione “Leonte”. La Brigata Meccanizzata “Aosta”, comandata dal Generale di Brigata Gualtiero Mario De Cicco e’ subentrata il 9 maggio alla brigata Pozzuolo del Friuli.

La Brigata “Aosta” schiera sul terreno unita’ tratte dalla quasi totalita’ del suoi Reparti dipendenti, “Lancieri di Aosta” (6�), 6� Reggimento bersaglieri, 5� Reggimento fanteria “Aosta”, 62� Reggimento fanteria “Sicilia”, 4� Reggimento Genio guastatori e il Reparto Comando e Supporti Tattici “Aosta”.

Il compito principale e’ quello di garantire stabilita’ e sicurezza nell’area di responsabilita’ compresa tra il fiume Litani e la “Blue Line” e di prevenire ogni possibilita’ di ripresa delle ostilita’ tra le parti coinvolte nel conflitto dell’agosto del 2006.

Proprio oggi la forza ad interim dell’Onu in Libano (Unifil) ha ricordato il giorno internazionale dei peacekeeper dell’Onu, per onorare i colleghi che hanno perso le loro vite mentre erano impegnati a fare il proprio lavoro.

Dall’inizio della missione nel 1978 le vittime tra i caschi blu sono state 292.