Il mercato immobiliare libanese resiste alla crisi che sta attraversando il Paese dei Cedri. Nonostante la guerra dello scorso anno tra i miliziani sciiti libanesi di Heznollah e Israele, a dispetto della crisi politica, degli attentati e dell’operazione nel campo profughi Nahr al-Bared di Tripoli, i libanesi continuano ad acquistare case. La richiesta è salita negli ultimi mesi, con una richiesta maggiore per gli appartamenti di piccola e media metratura, in alcuni quartieri di Beirut e nelle zone limitrofe alla capitale. “C’è un notevole interesse per gli appartamenti con un prezzo compreso tra i 70mila e i 150mila dollari. Sono case adatte per le giovani coppie di sposi o per i libanesi espatriati nei Paesi arabi del Golfo che vogliono comunque conservare un punto d’appoggio in patria”, dice Saad Andary, consigliere della Bank of Beirut and the Arab Countries. Ogni mese l’Housing Bank, che garantisce mutui a basso tasso d’interesse a famiglie con un reddito non superiore ai duemila dollari, riceve decine di richieste. L’aumento della domanda, oltre al rincaro dei materiali di costruzione, ha fatto salire i prezzi degli appartamenti. “La gente sta acquistando terreni e appartamenti nella regione del Metn, nella valle della Beqaa e nel nord del Paese – aggiunge Victoe Najjarian, general manager del gruppo Care -. Una volta che la situazione si sarà stabilizzata, posso garantirvi che aerei pieni di abitanti dei Paesi del Golfo in cerca di investimenti nel settore immobiliare si riverseranno in Libano”.
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