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Legge stabilita’: lo scandalo dei 150 milioni a comuni e parrocchie

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Roma – Spunta la legge mancia nel disegno di legge Stabilità con cui Silvio Berlusconi saluta Palazzo Chigi: 150 milioni che i parlamentari potranno spendere sul territorio a piacimento.

Quest’anno ce n’era già stata una piu’ piccola a marzo, quando era stata distribuita la somma di due milioni e seicentomila euro a parrocchie, conventi, monasteri e associazioni cattoliche. Adesso però – tra spread, crescita zero, commissariamento internazionale, rischio default – si pensava che non ci sarebbe stato spazio per un’altra manovra di questo tipo.

Errore: nelle pieghe del disegno di legge che segnera’ il passaggio dei poteri a Mario Monti, arriva il rifinanziamento della ‘legge mancia’ in base alla quale i fondi sono decisi dai parlamentari per i loro colleghi. Lo prevede l’emendamento omnibus al ddl Stabilità presentato dal relatore, Massimo Garavaglia (Lega), che destina 150 milioni di euro per il 2012-2013 al “finanziamento di interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico e allo sviluppo dei territori e alla promozione di attività sportive, culturali e sociali” previste dalla legge di Stabilità del 2010.

L’emendamento rifinanzia di 100 milioni per il 2012 e di 50 milioni per il 2013 la legge dello scorso anno che stanziava 50 milioni per l’anno in corso. A sua volta questa norma riprendeva una disposizione della Finanziaria del 2003 che fu rifinanziata nei tre anni successivi.

Il nome di questa legge è dovuto al meccanismo in base al quale i soldi stanziati verranno ripartiti: sarà una risoluzione bipartisan delle commissioni Bilancio di Camera e Senato a indicare le opere a cui andranno i fondi (“attività sportive, culturali e sociali” dice l’emendamento del relatore)
e che in passato hanno riguardato molti piccoli interventi di qualche decina di migliaia di euro (associazioni, parrocchie, oratori, società sportive, ecc) specie nei piccoli comuni dei collegi di senatori e deputati.

Una norma che provoca le ire dell’opposizione: “A quanto pare finora nel ddl stabilità non c’è un euro per i danni dell’alluvione a Genova e in Liguria”, osserva la senatrice Pd Roberta Pinotti. “A fronte di questa grave inadempienza appare ancora più incredibile lo scandaloso rifinanziamento con 150 milioni di euro della legge mancia, un chiaro atto da maggioranza e governo al capolinea”. Rincara la dose Antonio Borghesi, dell’Idv, che parla di “vero e proprio atto di vergognoso sciacallaggio” in un momento di crisi.

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