Le Borse europee tentano il rimbalzo

di Redazione Wall Street Italia
30 Novembre 2010 09:09

(Teleborsa) – Partenza in moderato rialzo per le principali borse europee, che cercano il rimbalzo alle forti vendite della vigilia, causate ancora una volta dati timori di un effetto contagio del debito sovrano della zona euro. I listini azionari del Vecchio Continente, provano così a reagire cercando sostegno da Wall Street ieri che ha recuperato parte delle perdite in chiusura. Sulle prime rilevazioni, Francoforte segna un incremento dello 0,64% a 6740,79 punti, Parigi sale dello 0,41% a 3652 punti mentre Amsterdam guadagna lo 0,23% a 330,44 punti. Tonica Bruxelles con un progresso dello 0,72% a 2539,57 punti seguita da Londra che avanza dello 0,77% a 5593,79 punti. Positiva Madrid con un +0,42% a 9364,3 punti. Sul mercato valutario, l’euro resta debole nei confronti del biglietto verde, con il cross eur/usd che ieri ha bucato anche la soglia degli 1,31 dollari, toccando il bottom 1,306. A mettere sotto pressione la divisa di Eurolandia, ancora i persistenti timori di contagio all’interno della Zona Euro, nonostante gli aiuti predisposti dalla UE e dal FMI per l’Irlanda e la decisione dei Ministri europei di creare un meccanismo permanente per le crisi. Lo status tecnico di breve periodo presenta un trend ribassista in essere dall’inizio del mese in corso, il cui proseguimento potrebbe portare a bucare anche la soglia psicologica individuata in area 1,30 dollari. Ulteriori accelerazioni al ribasso, potrebbero far scivolare la curva verosimilmente fino al bottom 1,26. Ricca l’agenda macroeconomica di oggi, in Europa e Usa, che prevede la pubblicazione, tra gli altri, delle statistiche sulla disoccupazione in Germania. Intanto sono stati diffusi i numeri sul mercato del lavoro giapponese, con il tasso di disoccupati salito in ottobre al 5,1% dal 5% di settembre. La produzione industriale nipponica inoltre ha accusato una contrazione, a ottobre, tuttavia inferiore al previsto. Sul fronte prezzi sono attesi quelli sull’inflazione della Zona Euro e nel dettaglio dell’Italia. Dagli Stati Uniti arriveranno invece i dati sull’Ism di New York a novembre, i prezzi Case/Shiller di settembre e l’indice Pmi Chicago di novembre.