Le banche si stringono intorno a Fiat per valutare la situazione del Lingotto.
Secondo la ricostruzione fatta da un importante quotidiano finanziario, IntesaBci, Banca di Roma e San Paolo Imi, i principali finanziatori del colosso torinese dell’auto, si sarebbero incontrati segretamente per discutere del piano di ristrutturazione.
Mancavano, secondo la ricostruzione del quotidiano, i vertici di Unicredito, i più esposti verso Fiat, con circa €2,8 miliardi.
Sul rapporto tra le banche e la casa torinese pesa l’altolà della Banca d’Italia sulla esposizione delle banche: nei mesi scorsi, infatti, Bankitalia avrebbe intimato Banca di Roma e San Paolo Imi di non concedere ulteriori finanziamenti a Fiat.
Questo è uno dei motivi che spiega il rifiuto dell’isituto di credito torinese di non intervenire nel finanziamento di Italenergia.
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