Le Apple di domani: da leggere prima che il mercato rimbalzi

di Redazione Wall Street Italia
13 Luglio 2010 21:29

Societa’ come AOL nel 1994, Amazon nel 1997, Amgen e Starbucks nel 1998 ed eBay nel 1999 hanno portato guadagni mostruosi. Per non parlare di Apple, il cui caso ha del clamoroso ed e’ ben noto a tutti.

Ai livelli di prezzo attuali ci sono una serie di titoli che hanno le potenzialita’ per registrare incrementi di questa portata. Come quelli registrati da Priceline.com, agenzia di viaggi online raccomandata da Wall Street Italia che ha fatto un balzo del 684% da maggio 2004 ad oggi.

Oppure Marvel: in rialzo di ben il 1589% dal 2002 (e acquistata da Disney ad un premio molto alto). Pochi avrebbero scommesso su una prova che ha del fenomenale. Spider-Man aveva appena sfondato ai bagarini, ma l’azione era ancora immensamente sottovalutata, tenuto conto della sua capitalizzazione di mercato da $170 milioni, “l’equivalente di appena una manciata di settimane al box-office”, come osservato da un analista.

Inoltre l’Uomo Ragno era solo uno dei 4700 supereroi su cui l’azienda aveva i diritti (solo per citare il business dei fumetti). Il titolo valeva $3.50 allora. Ma nonostante i rialzi progressivi e gli obiettivi superai con facilita’ di $5.58, $13.98 e $29.74, anno dopo anno, il titolo era ancora sottovalutato.

Nell’estate del 2009 valeva $35, il 1000% in meno di quanto vale ora. Ma c’e’ dell’altro: in un solo giorno le Marvel hanno registrato un aumento spropositato del 279%. Sembra incredibile. Ma la spiegazione e’ presto offerta: il 31 agosto Disney ha lanciato un’Opa su Marvel. Un’operazione in azioni e contanti che valutava la societa’ $50. Inutile aggiungere che Disney e gli investitori che hanno creduto in MRVL ci videro giusto. I titoli hanno guadagnato $9.75 sulla scia della notizia. Niente male.

Ma ecco le Marvel e le Apple di domani, i titoli che, sottovalutati oggi, nonostante rialzi a tre-quattro cifre percentuali registrati nel giro di 5-7 anni, continueranno a crescere. Ancora per molto. Sopratutto in vista della ripresa del mercato.

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