Economia

LAZIO, 1.900 NUOVI INTERNAUTI “INSOSPETTABILI”

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(9Colonne)- Roma, 8 giu – Millenovecento nuovi “insospettabili” internauti. Insospettabili perché appartengono alle fasce di popolazione più esposte al divario digitale, come anziani, donne, disoccupati ed extracomunitari. Internauti perché hanno appena terminato di frequentare i corsi gratuiti di “Lazio e-Citizen”: un progetto pilota realizzato dall’assessorato all’Istruzione, Formazione e Diritto allo studio della Regione Lazio attraverso la Filas (la società regionale dedicata al sostegno dell’innovazione). I numeri sui primi sei mesi dei corsi e-citizen, presentati oggi a Roma nel corso di una tavola rotonda, rivelano un crescente interesse per internet e le nuove tecnologie che accomuna tutte le generazioni: 1869 corsisti (1200 l’obiettivo iniziale), un esubero di altre 1.000 richieste di partecipazione, 4.500 ore di pratica in 41 sedi tra università, scuole e Cpt del Lazio, dislocate nelle cinque province del Lazio. Inoltre, 64 docenti aiutati da più 400 giovani “facilitatori” provenienti dalle scuole superiori laziali. Un esempio di e-democracy che rovescia un paradigma tradizionale tra generazioni e permette all’esperienza dei più giovani di aiutare i meno giovani. Il partecipante tipo è di sesso femminile (66 per cento), con un’età attorno ai 50 anni (48 per le donne, 54 per gli uomini), in possesso di un diploma di scuola superiore (57per cento). L’opposto del tipico navigatore italiano, che secondo Federcomin è maschio (65 per cento) di età media attorno ai 35 anni e spesso laureato (24per cento). La valenza sociale del progetto è ancora più evidente se si analizza la distribuzione per attività: circa il 55 per cento delle donne è in pensione (20 per cento) o casalinga (35 per cento). Gli uomini pensionati sono il 56 per cento e superano spesso i 65 anni (50 per cento).