Società

Lavoro: scontro sul posto fisso. Cancellieri: “giovani mammoni”

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Roma – Intervistata da TgCom24, il ministro ci descrive come “fermi al posto fisso nella stessa città, di fianco a mamma e papà”. Non bastava la noia del posto fisso. Forse neppure la “bamboccioneria” dei giovani versione Padoa Schioppa. Non bastavano neppure “gli sfigati” di Martone, che proprio a laurearsi in tempo utile non ce la fanno. D’altra parte anche il ministro del Welfare Elsa Fornero ha fatto presente che il governo vuole “non che non esista la possibilità di licenziare ma che una persona che è licenziata sia aiutata, dallo Stato, dalla società, dalla sua stessa impresa a trovare in tempi rapidi un nuovo lavoro”.

Certo, il ministro non “demonizza”, come lei stessa sottolinea, ma intanto la stoccata è stata tirata. “Dobbiamo fare un salto”, commenta la Cancellieri. E spiega: “Monti ha voluto sdrammatizzare, non è stato fatto per mancanza di rispetto verso nessuno”. Ma è un fatto che “il mondo moderno ha grande esperienza di mobilità”, mentre “noi viviamo nella cultura del posto fisso”, in un periodo storico in cui “il mondo sta cambiando, come avviene nei paesi emergenti”.

Studenti che studiano

Una critica ficcante quella del ministro degli Interni, a cui risponde la Rete della Conoscenza, network promosso da Unione degli Studenti e Link-Coordinamento universitario. A detta degli studenti il governo “ogni giorno insulta e si fa beffe di milioni di italiani, insultandoli con presunzione, dimostrando di non conoscere affatto la realtà del Paese”.

La critica che viene rivolta al ministro Cancellieri è soprattutto quella di pensare gli italiani “fermi, come struttura mentale, al posto fisso, magari accanto a mamma e papà”, senza tenere conto dei “dati sull’emigrazione degli italiani”. Dati alla mano sottolineano come “Nell’Unione Europea l’Italia sia ormai il secondo Paese – dopo la Romania – per cittadini emigranti”. Un fenomeno in cui “sono tantissimi i giovani coinvolti”, sia all’interno che al di fuori dal Paese. “Altro che posto fisso a casa con mamma e papà. I giovani italiani emigrano anche troppo!”.

A dare manforte alla Cancellieri ci pensa anche il ministro del Lavoro, Elsa Fornero. “Uno degli scopi di questo governo è spalmare le tutele su tutti, non dare a tutti un posto fisso a vita”, dice, una promessa che oggi sarebbe solo “una facile illusione”. “Stiamo lavorando per cercare di modificare i contratti, per eliminare la flessibilità cattiva e limitare quelle forme di abuso che ci sono state – aggiunge – ma c’è un’altra parte di flessibilità, quella buona, che implica che un’azienda può avere bisogno nel corso della sua attività di un alleggerimento di personale”.

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