(Teleborsa) – I dati della rilevazione ISTAT delle Forze di Lavoro, riferiti al terzo trimestre del 2010, evidenziano una persistente debolezza della situazione occupazionale, con qualche segnale di stabilizzazione delle tendenze negative in determinate aree e settori. Questo il commento dell’Isae, alla rilevazione Istat, che sottolinea come i dati mostrano un deterioramento delle condizioni nel mercato del lavoro al Centro e nel Mezzogiorno, cui si accompagna una situazione sostanzialmente stazionaria nel Nord. Si ravvisano, inoltre, primi segnali di lieve miglioramento nel settore manifatturiero, che era stato maggiormente colpito dalla crisi occupazionale. Su base tendenziale di osserva una moderata crescita dei lavoratori temporanei. Nei dati al netto di influenze stagionali, nel terzo trimestre del 2010 l’occupazione è diminuita (-0,2%, 57 mila occupati in meno rispetto al precedente trimestre), facendo seguito alla contrazione già avvenuta nei primi sei mesi dell’anno (-0,1% in entrambi i trimestri nei dati al netto di influenze stagionali). La diminuzione si è verificata nel centro (-0,4%) e, soprattutto, nel Mezzogiorno (-0,7%) mentre al Nord l’occupazione è rimasta stazionaria. Quanto ai settori produttivi, la diminuzione ha interessato i servizi (-0,1%), l’agricoltura (-2,1%) e le costruzioni (-1,4%); nell’industria in senso stretto, dopo le pesanti flessioni subite negli scorsi due trimestri, l’occupazione è rimasta stabile. Le inchieste ISAE di novembre segnalano inoltre un miglioramento delle prospettive occupazionali, manifestate dagli imprenditori, nel settore manifatturiero, e un peggioramento per quelle di tutti gli altri settori. Nel complesso, su base tendenziale, si è osservata una rilevante perdita di occupati (-176 mila unità in meno rispetto al terzo trimestre del 2009, dati grezzi). Contemporaneamente, si è rilevata un’espansione della quota relativa di chi è occupato a tempo parziale (sul totale dell’occupazione dipendente): la crescita di lavoro a part time è stata pari a 109 mila unità rispetto al terzo trimestre del 2009 (+4,3%). In particolare le donne occupate a tempo parziale sfiorano il 30% dell’occupazione dipendente. (29% sul totale dell’occupazione dipendente. Anche l’incidenza del lavoro temporaneo è lievemente cresciuta (+11 mila unità ,+0,5%). Nel secondo trimestre del 2010, il tasso di disoccupazione è diminuito di tre decimi di punto attestandosi, nei dati al netto di influenze stagionali, all’8,3%. La diminuzione del tasso di disoccupazione si è verificata nel Nord del paese; nel Mezzogiorno e nel Centro il tasso di disoccupazione è rimasto stazionario. Nel Sud, in particolare, si è osservata una diminuzione delle persone in cerca di occupazione senza esperienza lavorativa che, avvenuta in coincidenza col deteriorarsi delle condizioni del mercato del lavoro e con l’accrescersi dell’area dell’inattività , sembra riflettere fenomeni di scoraggiamento nella ricerca di lavoro da parte in particolare dei soggetti più giovani.