Economia

Lavoratori autonomi: è boom in Italia. In arrivo stretta anti-evasione

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ROMA (WSI) –  L’Italia vanta uno dei tassi di lavoratori autonomi più alto di tutta Europa, circa il 21 per cento, dietro solo alla Grecia (29%). A renderlo noto gli ultimi dati elaborati dall’Eurostat e calcolati su un totale di 30,6 milioni di persone auto-impiegate in Ue tra i 15 e i 64 anni di età.

Un quadro desolante come sottolinea su Il Sole 24 Ore Stefano Liebman, professore di diritto del lavoro all’Università Bocconi, visto che molto spesso dietro la facciata di lavoratori autonomi in realtà si nascondono rapporti di lavoro subordinati veri e propri.

“Non dimentichiamo che buona parte di questi self-employed sono finti – dice – perché si parla di rapporti di subordinazione mascherati o di persone che ripiegano sull’autoimpiego”.

Secondo la fotografia scattata da Eurostat, il lavoratore autonomo (self-employed) ha circa 45 anni di età nel 55% dei casi e svolge un’attività lavorativa senza dipendenti (l’equivalente di un freelance) nel 71% delle situazioni. I settori che attirano di più? Vendita al dettaglio e riparazione di veicoli a motore (4,8 milioni, il 16% del totale europeo), agricoltura e pesca (4,4 milioni, il 14%), costruzioni (3,9 milioni, 13%).

E  da oggi su questi lavoratori autonomi arriva una stretta in nome della lotta all’evasione fiscale. Prendono il via infatti le comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate relative ai dati del primo trimestre dell’anno sulle liquidazioni IVA.

Cosa c’è scritto in queste lettere? In alcuni casi la comunicazione sarà molto stringata e si limiterà a riportare la presenza di alcune incoerenze tra i versamenti effettuati e i dati comunicati. In altri casi invece l’Agenzia delle Entrate segnalerà al professionista lavoratore autonomo la totale assenza del versamento. Insieme alle lettere si attende il debutto dello spesometro: obiettivo atteso dall’uso congiunto del nuovo spesometro e delle liquidazioni trimestrali Iva per quest’anno è di 2,11 miliardi di euro.