Società

La Svezia aiuta l’Arabia Saudita a costruire armi avanzate

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New York – Da martedi’ scorso il governo svedese e’ nella bufera. Un report diffuso dala radio nazionale ha rivelato che l’Agenzia di ricerca per la Difesa della Svezia ha aiutato l’Arabia Saudita a realizzare in gran segreto una fabbrica di armi avanzate, tra cui missili e siluri.

Ora il primo ministro Fredrik Reinfeldt e’ chiamato a fare chiarezza. Per il momento, pur non confermando la veridicita’ delle rivelazioni, il premier ha sottolineato che la Svezia ha firmato un accordo con i sauditi nel 2005, ricordando che “non ci sono leggi che vietano di stringere intese con stati non democratici”.

Il report esclusivo sembra fondato, basandosi esso su centinaia di documenti riservati e su interviste con ex impiegati della FOI. A finire in un vortice di polemiche e’ il cosiddetto “progetto Simoom” gestito dal 2007 al 2009. Il piano passo’ sotto la gestione di una societa’ privata chiamata SSTI – che la radio definisce una copertura – perche’ l’Agenzia della Difesa non poteva continuare nel progetto senza rischiare di violare le regole.

Il gruppo privato puo’ cosi’ occuparsi dell’esportazione di materiale per missili, bombe e altre armi. Sempre secondo la Radio, la fabbrica non e’ stata ancora costruita, ma “il fatto che un’autorita’ come la FOI sia coinvolta nel piano di una fabbrica di armi per un governo dittatoriale come l’Arabia Saudita e’ una cosa inaudita”.

Non e’ la prima volta che Stoccolma fa affari con l’Arabia Saudita, ma la radio spiega che il progetto Simoom “si spinge al limite di cio’ che e’ possibile per l’autorita’ svedese”.