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LA SVELTINA DI BUSH PARLA ALL’EUROPA

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Il G8 di Evian sarà per Jacques Chirac, che è il padrone di casa, un grande grattacapo. Infatti non sarà presente, salvo per una fuggevole visita di cortesia, il presidente americano George Bush, che pure si trova già in Europa a Cracovia e a San Pietroburgo, in occasione del trecentesimo anniversario della fondazione.

Dopo la rapida tappa a Evian Bush si reca in Egitto e nel Medio Oriente per gli incontri con i primi ministri di Israele e della Palestina Ariel Sharon e Mahmoud Abbas, e per visitare le truppe alleate.

L’assenza degli Usa al G8 implica non solo un messaggio politico ai paesi dell’Unione europea che non hanno rispettato i legami militari di una tradizionale alleanza, ma anche un imbarazzante messaggio economico all’Europa e al Giappone.

Washington ha già fatto tutto il possibile per il rilancio economico, con il ribasso del tasso di interesse e con una politica fiscale di deficit di bilancio derivante da coraggiosi tagli di tasse. Il dollaro ora, in conseguenza di ciò, è basso, il suo corso con l’euro e lo yen è anomalo perché riflette una politica monetaria e fiscale espansiva, a differenza di quelle di Tokyo, della Commissione europea e della Bce che sono impostate in modo diverso se non opposto.

L’euro e lo yen ora sono “troppo alti”: lo riconoscono molti in Europa e in Giappone, ma alle parole ancora non seguono i fatti. E così vi sono pericoli di deflazione o meglio di torpida stagnazione nella vecchia Europa sindacalizzata e burocratizzata, mentre per il Giappone l’uscita dalla deflazione appare procrastinata da un anno all’altro.

Vi è, certamente, un altro aspetto su cui ci si dovrebbe focalizzare, ai fini del rilancio mondiale: quello relativo al commercio globale e alle politiche di sviluppo verso le aree meno favorite. Ma anche qui la posizione assunta dalla Casa Bianca, con l’assenza di Bush, è evidente.

Tocca a chi si oppone al progresso tecnologico delle derrate geneticamente modificate e alla liberalizzazione dei mercati agricoli (Francia in testa) fare la prima mossa, che giova sia ai rapporti fra i paesi del G8 che ai paesi in via di sviluppo. La sedia vuota di Evian è un messaggio molto più chiaro ed efficace di un dettagliato dossier.

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