
Siena – Tassi di interesse: la sessione di ieri è stata caratterizzata dall’attesa per la riunione della Bce che, come nelle attese, si è conclusa con un nulla di fatto su tassi e manovre non convenzionali. Draghi nella conferenza successiva ha dichiarato che i rischi sulla crescita restano al ribasso, mentre le aspettative sull’inflazione restano in linea con l’obiettivo di mantenere nel medio periodo i prezzi al 2%. I prezzi al consumo, per Draghi, sono attesi rimanere sopra il 2% fino a fine a anno e tornare sotto tale livello nel corso del 2013.
La decisione sui tassi è stata unanime e non è stata discussa l’ipotesi di taglio. Sul nuovo programma di acquisto di bond il capo della Bce ha dichiarato che l’istituto è pronto ad attuarlo e che la parola ora passa ai governi. Il piano, ha ribadito, si attiverebbe infatti esclusivamente dietro richiesta di aiuti del paese all’Efsf/Esm e con il rispetto di specifiche condizioni. Per Draghi le condizioni a cui devono sottostare i paesi non devono essere necessariamente punitive.
La Bce inoltre non ha alcun obiettivo in termini di tasso di rendimento dei titoli di stato. In merito alla possibile apertura della Bce ad una ristrutturazione del debito greco, riportata da alcune indiscrezioni giornalistiche, Draghi ha affermato che una tale operazione configurerebbe un finanziamento ai governi, attività proibita dallo statuto della Bce. Alla luce dello scenario dipinto ieri da Draghi, rimane aperta la possibilità di una marginale limatura del tasso di riferimento entro fine anno.
Secondo una fonte europea riportata da Reuters, la zona Euro starebbe valutando di concedere aiuti alla Spagna sotto forma di un’assicurazione per gli investitori che acquistano bond del paese. Il piano permetterebbe al meccanismo Esm di garantire il 20-30% di ciascuna nuova emissione spagnola e consentirebbe alla Spagna di mantenere l’accesso al mercato ed alla Bce di acquistare titoli sul mercato secondario. Non sarebbe pertanto necessaria in questo caso alcuna richiesta di salvataggio.
In Grecia, il primo ministro Samaras in un’intervista ad un quotidiano tedesco ha dichiarato che Atene ha disponibilità finanziarie fino a fine novembre dopodiché sarebbe necessaria l’erogazione della prossima tranche di aiuti. Samaras ha anche aggiunto che la Bce potrebbe sostenere il paese accettando un ribasso dei rendimenti sui bond in portafoglio o accettando un allungamento delle scadenze. Cipro, secondo una fonte anonima riportata da Bloomberg, necessiterebbe di un finanziamento da 11 Mld€ . Il primo ministro Monti oggi incontrerà a Malta Rajoy e Hollande.
Negli Usa listini azionari sempre più vicini ai massimi dell’anno. Ieri l’indice S&P500 è stato trainato soprattutto dal comparto finanziario e da quello delle materie prime. Sul fronte macro hanno aiutato anche i dati settimanali sulle richieste di sussidi per la disoccupazione risultati migliori delle attese, alla vigilia degli importanti dati sul mercato del lavoro in pubblicazione oggi.
Dalle minute Fed dell’incontro di settembre, è emerso come la maggioranza dei partecipanti al meeting abbia ritenuto gestibili i rischi associati allo stesso piano (tra cui quello inflattivo), mediante opportuni cambiamenti dell’ammontare di bond mensilmente acquistati. Inoltre molti membri si sono espressi a favore dell’utilizzo di parametri riferiti al contesto economico in luogo di un calendario predefinito per segnalare quando sarà appropriato effettuare cambiamenti del piano di acquisti.
Bullard, membro quest’anno non votante ha richiamato l’attenzione sui rischi derivanti dall’utilizzo della leva inflattiva per la riduzione del peso del debito, aggiungendo di essere contrario all’ipotesi di subordinazione delle future manovre all’andamento del tasso di disoccupazione. Le ultime dichiarazioni di Bernanke hanno comunque aumentato l’enfasi posta sul comparto occupazionale. Di conseguenza è comprensibile la forte attenzione riservata dagli operatori ai dati in pubblicazione oggi.
Valute: euro in apprezzamento sul dollaro. Il cross risale a quota 1,30 dopo due settimane, spinto dalle parole rassicuranti del Governatore della BCE. Il livello di supporto si colloca ad 1,288 mentre quello di resistenza a 1,304-1,307. Yen stabile questa mattina vs euro, in prossimità dei massimi da oltre 2 settimane dopo che la BOJ non ha effettuato nessuna nuova misura accomodante nella riunione odierna. Per oggi la resistenza si colloca presso 102,30, il supporto intorno area 101-101,30.
Materie Prime: rialzo superiore al 4% per il petrolio, il maggiore da due mesi, grazie al deprezzamento del dollaro ed alle tensioni tra Turchia e Siria. Prosegue la corsa dei metalli preziosi con l’oro (+1%) salito ai massimi da 11 mesi. Ennesimo record dell’ammontare di oro detenuto dagli Etf. Positivi la maggior parte dei metalli industriali, misti gli agricoli. Ancora un recupero per l’olio di palma (+3,9%) che comunque continua a restare al di sotto dei valori di inizio settimana.
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