Società

LA RIVINCITA DEL DOLLARO

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Gli strategist prevedono che la valuta americana si rafforzera’ nei confronti della controparte europea fino al 17% nella seconda meta’ dell’anno, spinta dalla convinzione che l’economia statunitense uscira’ dalla fase di recessione piu’ in fretta rispetto al Vecchio Continente.

Vuoi sapere cosa comprano e vendono gli Insider di Wall Street? Prova ad abbonarti a INSIDER: costa meno di 1 euro al giorno. Clicca sul link INSIDER

World Markets, Deutsche Bank, Bank of America e Wells Fargo prevedono per la valuta Usa, che viene dalla peggiore prova trimestrale dal 2002, un rialzo di oltre il 4% entro il 31 dicembre. All’inizio dell’anno, avevano stimato che l’euro si sarebbe attestato non lontano dagli attuali livelli per la fine del secondo trimestre.

“Sono ragionevolmente rialzista sul dollaro”, dice Henrik Gullberg, analista del mercato valutario per Deutsche Bank. “Se si guarda ai dati delle ultime settimane, il quadro che ne viene fuori indica chiaramente che gli Stati Uniti sono un trimestre o due in anticipo rispetto alla Eurozona”, per cio’ che riguarda i tempi della ripresa.

All’inizio dell’anno, dopo che il 2008 si era chiuso con l’euro a quota $1.3971, Deutsche Bank aveva affermato che il biglietto verde si sarebbe indebolito ulteriormente, attestandosi entro il 30 giugno in area $1.40, una cifra che si avvicina di molto a quella in cui le due valute scambiano attualmente. Gli analisti delle banche prevedono ora un progresso del 17.1% a $1.20 nei confronti dell’euro entro la fine dell’anno. Se le previsioni dovessero rivelarsi azzeccate, si tratterebbe della migliore performance semestrale del biglietto verde contro l’euro (o il basket di valute europee che circolavano prima dell’introduzione della moneta unica) dal 1981.

In realta’ sinora nel 2009 non e’ cambiato molto, con il dollaro che e’ in calo del 5.7% nel secondo trimestre nei confronti dell’euro, che al momento scambia in area $1.4046. Contro lo yen, che ha registrato una perdita contro le 16 principali valute concorrenti, il dollaro si e’ invece rafforzato del 5.1% dal 31 dicembre, attestandosi a 95.46 yen.

Le previsioni ottimiste sull’andamento del dollaro rispecchiano i segnali arrivati negli ultimi tempi dal fronte macroeconomico, che hanno evidenziato un miglioramento delle condizioni economiche negli Stati Uniti, i quali stanno cercando di uscire dalla crisi piu’ grave dal dopoguerra. Gli ordini di beni durevoli americani hanno inaspettatamente registrato un rialzo notevole a maggio, secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Commercio lo scorso 24 giugno.

Per gli Usa gli economisti interpellati da Bloomberg prevedono in media una crescita dell’1.9% l’anno prossimo dopo la contrazione del 2.7% prevista nel 2009. L’economia della zona euro dovrebbe invece subire una flessione del 4.3% prima di crescere nuovamente l’anno seguente, contestualmente pari allo 0.5%.