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La pedofilia è una malattia che può essere curata

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NEW YORK (WSI) – La pedopornografia online è un problema serio e gravissimo ed è giusto che i governi continuino a mettere pressione per far si che su Internet vengano imposte sempre maggiori restrizioni.

La questione più delicata riguarda l’accesso facile a siti che dovrebbero essere vietati. Sono tante le persone, soprattutto uomini, che navigano su Internet alla ricerca di immagini o video pornografici. E a volte capita che queste ricerche indirizzino l’utente a pagine contententi immagini illegali, che presentano adolescenti sotto la veste di adulti.

Ciò spinge alcune persone a scoprire una parte di loro nascosta o repressa. E cosí dalla pornografia adulta, legale, pian piano si finisce per passare ad immagini di adolescenti o bambini, che rappresentano materiale illegale.

Questo perché il proprio giudizio, una volta che ci si trova su certe immagini, verrebbe alterato dall’eccitazione.

Questi persone non sarebbero preoccupate per le misure di sicurezza e farebbero ben poco per proteggere la loro identità. La stragrande maggioranza non sarebbe infatti direttamente coinvolta in abusi sessuali di bambini, ma, naturalmente, quello che fanno è illegale e ripugnante. Se i motori di ricerca bloccassero tali immagini si fermerebbe l’accesso non solo alla pornografia infantile ma anche al rischio di imbattersi in bambini o altre persone vulnerabili.

Ma c’è un altro gruppo più astuto e pericoloso che è attratto dalla pornografia infantile. Questi cercano attivamente le immagini di bambini vittime di abusi sessuali, e non usano i motori di ricerca, perché sanno che è troppo facile farsi prendere.

Si stima infatti che circa la metà delle immagini pedopornografiche sono accessibili tramite la condivisione di file – inviati tramite e-mail o instant messaging – piuttosto che attraverso i motori di ricerca.

La maggior parte di questi pedofili non usano internet regolarmente. Ricercano e si scambiano immagini nella parte oscura del Web, dove è quasi impossibile farsi scovare. Per accederci infatti bisogna avere una cerca competenza tecnica di Internet, molto più di quanto l’utente medio che usa il computer possiede.

Ed è proprio qui dove la pedopornografia viene scambiata e negoziata e dove la maggior parte dei pedofili si riunisce.

La polizia da anni sta cercando di venire a capo di questo problema, non facile da risolvere. Per ora infatti solo una persona su 15, di quelle che vengono scoperte mentre guarda materiale pedopornografico, viene arrestata.

Quindi come risolvere il problema? Un modo per aiutare queste persone è offrirgli aiuto o agire combattendo le loro fantasie malate. Coloro che riconoscono di avere tendenze pedofile sono più propensi a farsi avanti se sanno che verranno aiutati, invece di essere trattati come criminali ancor prima di aver commesso un crimine.

In Gran Bretagna, poi, vi è un luogo dove le persone possono ottenere aiuto. La Portman Clinic a nord di Londra, offre aiuti specializzati a riguardo. Nel settore della beneficenza invece, vi è la Lucy Faithful Foundation, che offre strumenti di sostegno e consigli online, oltre a un servizio di assistenza riservato.