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La migliore classe azionaria in cui investire

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MILANO (WSI) – Ormai siamo quasi alla fine dell’anno: questo è il periodo in cui banche d’affari e specialisti del settore si scatenano in previsioni e consigli d’investimento per il 2014.

Le scelte da compiere in questo momento, per l’investitore, sono tutt’altro che semplici (c’è da dire che questo vale tutti gli anni) ad ogni modo in questo momento, secondo il team di Advise Only, la maggior parte dei mercati azionari sono vicini a valori di equilibrio, i tassi d’interesse probabilmente cresceranno (fine del quantitative easing negli USA) e l’economia mondiale è tutt’altro che solida.

Tra i temi d’investimento più riccorrenti per le azioni troviamo i classici Value contro Growth. Proviamo a fare un po’ di chiarezza sul significato di questi termini.

Le azioni Value sono quelle azioni penalizzate dal mercato in quanto il prezzo è inferiore ad un ipotetico valore d’equilibrio (il cosiddetto “fair value”). Spesso, ma non sempre, questo tipo di azioni coincide con società che operano in mercati considerati maturi, con previsioni di crescita modeste ed alti dividendi.

Al contrario, le azioni Growth hanno prezzo superiore ad un ipotetico valore d’equilibrio (“fair value”). In questo caso il mercato implicitamente stima che la società produrrà nel futuro utili (di conseguenza ricavi e miglioramento dei margini) tali da giustificare l’attuale prezzo di mercato.

Investire in uno di questi due temi significa selezionare un paniere di azioni che rispecchino i parametri richiesti.

Come calcolare questo ipotetico “fair value” di un’azione?

La prassi (che coincide con una buona evidenza empirica) mette a confronto un multiplo di mercato (Rapporto Prezzo/Utili, Rapporto prezzo/patrimonio netto o dividend yield, per esempio) con il suo valore di lungo periodo, in modo da avere un parametro di riferimento.

La nostra “ossessione” nel confrontare le valutazioni di mercato con la media di lungo periodo trova giustificazione proprio nella necessità di approssimare come il mercato sta valutando un titolo, un settore oppure un indice utilizzando gli strumenti che abbiamo a disposizione (dati attuali e storici relativi a bilanci e mercati).

Come investire: Value o Growth?

Per mia fortuna, esistono due indici che replicano entrambe le strategie (MSCI Value e MSCI Growth). Facendo il rapporto tra l’indice Value e quello Growth, riesco a mettere in evidenza la performance relativa tra i due indici. Infatti, quando il rapporto cresce l’indice Value fa meglio dell’indice Growth, ma quando diminuisce vuol dire che è l’indice Growth che fa meglio.

Il grafico qui in basso mostra la perfomance di lungo termine (1975 = 100) dell’indice MSCI Value rispetto all’indice MSCI Growth, tenendo conto sia della performance da capital gain che ricapitalizzando i dividendi.

Considerazioni sul grafico

Che cosa si evinve analizzando il grafico?

Meglio Value che Growth nel lungo termine. Investire in titoli Value ha generato nel lungo termine rendimenti superiori rispetto all’investimento in un paniere di società di tipo Growth, sia con i dividendi inclusi (+145%) che senza (+36%). Tuttavia, dal 2007 in poi l’indice Value ha costantemente fatto peggio dell’indice Growth.

I dividendi contano. I dividendi rappresentano una buona fetta della performance relativa. Infatti, considerando i dividendi, il rendimento aggiuntivo medio annualizzato è stato del 2,6% contro il modesto +0,9% che si ottiene senza considerare i dividendi.

Le azioni Value non sono necessariamente più rischiose. Prendendo in considerazione due parametri di rischio standard (la volatilità ed il Max DrawnDown) la performance superiore delle azioni Value rispetto a quelle Growth non sembra essere giustificata da una maggiore assunzione di rischio (come dovrebbe essere secondo la teoria finanziaria “classica”).
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Da questa semplice analisi di rischio e performance, la storia sembra premiare nel lungo periodo una strategia di tipo Value rispetto a quella Growth, senza tuttavia garantire ritorni positivi costanti nel tempo (ma quale investimento lo fa?).

Tuttavia, come Raffaele Zenti ci ha fatto notare la scorsa settimana, con gli investimenti azionari bisogna avere pazienza e non farsi prendere dal panico per avere successo.

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