Società

LA MATASSA
DI TRONCHETTI

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(WSI) – Oltre a Unicredit anche Intesa
ieri ha esercitato la sua
opzione di uscita da Olimpia,
la “scatola” finanziaria a metà
della catena di controllo che detiene
il 18% di Telecom,ed è Pirelli a staccare
il corposo assegno alle banche,
esborso in vista del quale aveva
aperto nei mesi scorsi linee di credito
aggiuntive e ceduto asset proprio
per la provvista finanziaria necessaria.
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A questo punto, per Tronchetti
resta da risolvere il problema della
valorizzazione ai fini dell’eventuale
subentro anche nella quota in
Olimpia di Hopa, non più rappresentata
da Gnutti ma da Stefano
Bellaveglia. E l’unico forte partner
bancario del gruppo – più in su nella
catena, in Pirelli – resta a questo
punto Capitalia, al cui patto di controllo
del resto partecipa lo stesso
Tronchetti Provera. Apparentemente
il problema Olimpia, che
sembrava gravare come una pesante
ipoteca sul gruppo Telecom,sembra
avviarsi senza colpo ferire alla
migliore delle soluzioni.Resta il fatto,
però,come più volte è stato fatto
notare da osservatori finanziari anche
internazionali, che gli oneri e le
scelte alle quali Pirelli si trova esposta
in maniera crescente rendono
gli oneri del debito complessivo certamente
sostenibili – alla luce degli
ottimi flussi di cassa generati dalle
attività sottostanti e dalla semplificazione
della catena realizzata con
la fusione Tim-Telecom – ma tali da
continuare a pesare sulle possibilità
di extrainvestimento e di crescita all’estero
del gruppo.

Tronchetti sta dipanando con
abilità la morsa finanziaria nella
quale si era trovato dopo la scelta di
pagare oltre 4 euro a titolo il controllo
di Telecom,cinque anni fa.Ma
il freno sul futuro resta,in un quadro
internazionale in cui le ex Telecom
monopoliste hanno fatto scelte diverse
da Telecom Italia o in termini
di piano industriale su cui puntare
rispetto all’integrazione fisso-mobile
– come Bt e Deutsche Telekom –
oppure sul piano della proiezione
internazionale, come nel caso della
spagnola Telefonica.Tronchetti conferma
la grande abilità e il rispetto di
cui gode da parte delle maggiori
banche italiane.Aiuta,ma non basta
a risolvere un problema di crescita
frenata che ha altre cause.

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