(9Colonne) – Roma, 30 ago – Sono almeno 25 i paesi che applicano la censura su Internet. Lo rende noto OpenNet, prestigiosa organizzazione fondata dalle università di Oxford, Cambridge, Harvard e Toronto. Iran e Cina sono i paesi più restrittivi, ma anche Cuba e Corea del Nord si distinguono per un uso particolarmente intensivo della censura nella rete. Le motivazioni, ovviamente, sono diverse: c’è chi agisce per motivazioni “morali”, chi proibisce la divulgazione di notizie scomode o chi vuole togliere la voce a minoranze politiche, etniche o sessuali. Oman e Arabia Saudita sono più concentrati su restrizioni sociali o morali, mentre altri paesi sono più concentrati su questioni di sicurezza nazionale. C’è poi chi, come la Corea del Sud, vieta unicamente le notizie relative ai difficili rapporti con i dirimpettai nordcoreani. Più attiva nella pratica censoria, invece, la Cina, dove è impossibile reperire in rete qualche notizia sul massacro di piazza Tien an men e sulla questione Tibet. Nel paese asiatico vi sarebbero inoltre 52 cyberdissidenti.