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La maggiore propensione al rischio sostiene l’euro

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(WSI)-Tassi di interesse: in area Euro la sessione di ieri, conclusasi con borse in rialzo e tassi governativi e swap in aumento, è stata caratterizzata da scarsi volumi a causa della chiusura per festività di diversi mercati. La sessione di oggi si apre invece con tassi governativi e swap in lieve rialzo e con spread sui periferici in calo.

La Bce ieri ha comunicato che oggi drenerà liquidità per 73,5 Mld€ e che la scorsa settimana sono stati acquistati titoli per 164 Mln€, in calo da 1,12 Mld€ della settimana precedente. Si è trattato dell’ammontare più basso dopo la pausa di tre settimane di ottobre. Con l’ingresso dell’Estonia nell’area Euro, Lipstok, governatore della banca centrale estone è diventato il ventitreesimo membro del Governing Council della Bce.

A giudizio di diversi analisti il nuovo membro potrebbe presentare una posizione vicina a quella tedesca. Oltre le attese il dato sul Pmi manifatturiero finale di dicembre dell’area Euro, che ha beneficiato principalmente della crescita tedesca e francese.

Per oggi è atteso il dato preliminare di dicembre sull’inflazione dell’area Euro che potrebbe portarsi al 2% o poco sopra. Negli Usa la prima giornata di contrattazioni del nuovo anno si è conclusa con tassi in lieve rialzo sia sulla parte a breve sia su quella a lungo termine in un contesto di proseguimento del rally delle borse. L’indice S&P 500 ha infatti chiuso la sessione mettendo a segno un rialzo dell’1,1%, trainato dai settori finanziario e telecomunicazione.

Gli operatori hanno accolto favorevolmente la notizia del raggiungimento di un accordo tra Bank of America e Freddie Mac e Fannie Mae per chiudere le vertenze legate ai mutui venduti alle due agenzie dalla controllata Countrywide Financial. Bank of America pagherà circa 3 Mld$ per riacquistare mutui che erano stati erogati falsificando i dati dei sottoscrittori.

Sul fronte macro l’indice Ism manifatturiero di dicembre ha toccato ieri i livelli massimi da sette mesi grazie in particolare ad un marcato rialzo delle componenti produzione e nuovi ordini, mentre è risultata in calo la componente occupazione. L’ottimismo degli operatori è stato anche sostenuto dall’attesa che, alla luce della frenata del comparto manifatturiero segnalata dagli indici Pmi, la Cina possa rallentare l’implementazione di misure restrittive finalizzate al contenimento dell’inflazione.

Nella giornata odierna non vi sono dati macro di rilievo, ma in serata la Fed rilascerà le minute relative alla riunione di dicembre, in attesa dei dati più importanti della settimana del prossimo venerdì relativi al mercato del lavoro.

Valute: euro in apprezzamento nella giornata di ieri favorito dal maggior clima di propensione al rischio tra gli operatori. Il cross si è spinto fino in prossimità della resistenza posta in area 1,34 senza però riuscire a superarla. Oggi il cross potrebbe rimanere ancora all’interno del range 1,325-1,34 che ha caratterizzato le ultime sedute. Deprezzamento dello yen sia vs dollaro sia vs euro sulla scia del rialzo delle borse mondiali. Verso dollaro la resistenza si colloca a 82,60, il supporto a 81. Verso euro la resistenza si colloca in area 110-110,50, il supporto a 107,60.

Materie Prime: tra gli energetici forte rialzo del gas naturale (+5,6%), sui massimi da 5 mesi su previsioni di temperature sotto la media negli Usa. Lieve rialzo per il greggio Wti (+0,2%), salito sui massimi da 27 mesi negli Usa.

Tra gli industriali, nuovo record per il rame negli Usa. Il LME e lo Shanghai Future Exchange riaprono oggi dopo la giornata festiva di ieri. Tra i preziosi in lieve rialzo l’oro (+0,1%) e l’argento (+0,6%). Tra gli agricoli in rialzo il grano (+1,4%) sui massimi da quasi 5 mesi su tensioni circa le esportazioni dall’Australia ed il raccolto Usa a causa del maltempo.

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