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LA LEGA: UN GOVERNO DI TECNICI CON DRAGHI PREMIER SAREBBE UN GOLPE

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(WSI) – “Un governo che non sia quello riconosciuto dal popolo sarebbe un colpo di Stato”. Il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli infiamma gli animi del Carroccio, radunato sul prato di Pontida (in provincia di Bergamo), e rigetta l’ipotesi di un eventuale governo tecnico guidato da una persona non eletta dal popolo, ipotesi evocata ieri dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che ha parlato di un “piano eversivo” nei suoi confronti.

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Complotto e governo tecnico Il Carroccio conferma il proprio legame con il Pdl e con Berlusconi. Lo fa da Pontida, luogo “sacro” per il popolo padano. E, indirettamente, lancia un chiaro avvertimento anche all’opposizione. Pur sostenendo di non vedere “complotti” che potrebbero abbattere il governo, Calderoli ribadisce ancora una volta che “un governo che non sia quello riconosciuto dal popolo sarebbe un colpo di Stato”. Se non ci sono complotti, però, “certo c’è qualcuno che si sta muovendo in modo scoordinato”. Ma su questo ci tiene a rassicurare il premier sulla fedeltà della Lega: “Bossi è il miglior alleato che ha anche tra gli alleati”.

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Presidente emerito Francesco Cossiga, un «progetto eversivo» vuole sostituire Berlusconi con un «non eletto dal popolo». Sospetti?
«Certezze».
Un Dini del 2009.
«Un governatore della Banca d’Italia».
Mario Draghi?
«Chi altri? Il cavallo su cui ha sempre puntato Pierfurby Casini, nel caso di parità elettorale… Ma Silvio ancora una volta ha ribaltato pronostici e avversari».

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