Avvio negativo per i mercati americani nel “giorno della verità per il mondo” come lo ha definito il presidente americano George W. Bush, ovvero nel giorno in cui si deciderà se comincerà o meno la guerra in Iraq.
Gli investitori temono che un conflitto possa dare il colpo di grazia alla gia’ fragile economia Usa.
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Domenica, al vertice delle Azzorre – definito da molti come un vero e proprio consiglio di Guerra – Usa, Gran Bretagna e Spagna hanno deciso di concedere soltanto un altro giorno, lunedi’, ad una soluzione diplomatica della crisi irachena. L’ Onu è quindi chiamato a decidere entro oggi sul ricorso all’ uso della forza per disarmare Saddam Hussein. Il consiglio di Sicurezza si riunira’ alle ore 10:00 di New York. Se non ci sara’ intesa, sara’ disco verde alla guerra.
E un’intesa sembra alquanto difficile visto che proprio oggi Francia, Russia e Germania hanno ribadito il loro no a una nuova risoluzione Onu che ammetta un ultimatum all’Iraq, come uscito dal vertice Bush-Blair-Aznar alle Azzorre. A questa posizione si è aggiunta anche quella della Cina, il cui neoministro degli Esteri, Li Zhao, Xing, ha detto che «la guerra all’Iraq deve essere evitata».
A far pensare che la guerra sia ormai alle porte il fatto che L’Onu ha ordinato agli ispettori dell’Aiea di lasciare al piu’ presto l’Iraq . La decisione è stata presa dopo che gli Stati Uniti avevano «consigliato» agli ispettori di uscire dall’Iraq. A ruota sono seguite le decisioni dei vari Paesi: la Russia ha dato ordine ai suoi cittadini di lasciare l’Iraq. La Germania ha chiuso la propria ambasciata a Bagdad. L’ambasciata della Cina ha cominciato a evacuare il suo personale così come i giornalisti cinesi presenti in Iraq.
“Stiamo per andare in guerra. Dopo la dipartita degli ispettori dell’Onu dall’Iraq il prossimo passo non puo’ che essere un discorso alla nazione del presidente Bush – ha dichiarato Larry Wachtel, analista di mercato per Prudential Securities – Con l’avvento della Guerra, tutti Imercati nel mondo sono deboli e tutti si lanciano sui beni rifugio. Aspettatevi un’apertura negativa”.
E quanto accadra’ oggi potrebbe ripercuotersi domani sulla decisione della Federal Reserve relativamente ai tassi d’interesse. Martedi’ e’ infatti prevista la riunione del Fomc, il braccio della Fed sulla politica monetaria. Un via libera alla guerra potrebbe portare i membri della Fed ad optare per un nuovo taglio del costo del denaro.
Una guerra potrebbe portare molto in alto il prezzo del greggio. In un rapporto trimestrale sull’economa della zona euro, la Commissione Europea conclude che nel “worst-case scenario” su una possibile guerra contro l’Iraq il prezzo del petrolio potrebbe raggiungere $70 al barile. Il prezzo dovrebbe poi variare intorno ai $50 al barile nel secondo e terzo trimestre del 2003.
Sul fronte societario, diversi gli spunti negativi:
la banca d’affari Pacific Growth si aspetta che il colosso dei software registrera’ risultati misti per il terzo trimestre fiscale, la cui pubblicazione e’ attesa per la giornata di domani.
Tra gli spunti rialzisti:
Da segnalare:
Yahoo! (YHOO – Nasdaq): il portale Internet offrira’ presto un servizio video che fornira’ ai sottoscrittori contenuti sportivi e di intrattenimento. Il prodotto sara’ chiamato Yahoo Platinum e avra’ un prezzo che varia tra i $9,95 e i $16,95 al mese.
Verizon (VZ – Nyse): l’operatore di telefonia mobile nella giornata di oggi annuncera’ che i propri sottoscrittori saranno presto in grado di accedere ai servizi Wi-Fi in centinaia di alberghi e in 10 aeroporti. Wi-Fi (wireless fidelity) e’ una tecnologia che consente connessioni wireless ad Internet ad alta velocita’.
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