(Teleborsa) – La questione greca torna a tenere banco oggi in Europa, appesantendo tutti i listini del vecchio continente. I mercati sono sprofondati dopo che l’Eurostat ha annunciato che nel 2009 il deficit/ PIL della zona euro è più che triplicato. Per la Grecia, il dato sul deficit/ PIL viene rivisto al rialzo al 13,6%, con la possibilità di un incremento delle previsioni di altri 0,3-0,5 punti percentuali, mentre il debito/ PIL potrebbe registrare un rialzo tra i di 5-7 punti percentuali. Immediata la risposta del Ministro delle finanze greco che ha ribadito la validità delle misure di sostegno predisposte dal Governo d Atene, confermando l’impegno a rispettare i target di riduzione fissati per l’anno in corso. Successivamente l’agenzia internazionale Moody’s ha abbassato il rating del debito sovrano del paese ellenico da “A2” a “A3”, con outlook negativo. Atene resta dunque sotto osservazione per eventuali ulteriori declassamenti. Tra le motivazioni addotte dall’agenzia di rating i timori che il debito possa crescere ulteriormente. Anche l’euro risente fortemente della notizia scivolando sotto gli 1,33 usd, sui minimi da maggio 2009. Bruxelles ha chiuso con un ribasso dell’1% a 2634,24 punti, Zurigo con un decremento dell’1,38% a 6720,36 punti, Parigi con uno svantaggio dell’1,11% a 3933,41 punti ed Amsterdam con un calo dello 0,49% a 351,92 punti. Giù anche Francoforte -0,84% a 6178,21 punti, Londra -0,88% a 5672,98 punti e Madrid -2,03% a quota 10839,6. La borsa di Atene flette più di tutte le altre: -4,4%. A livello settoriale profondo rosso per i tech, sul crollo di Nokia ad Helsinki dopo aver comunicato risultati trimestrali peggiori delle aspettative. Giù anche i finanziari e le costruzioni. Si salvano solo gli alimentari ed i retail.