Economia

La grande farsa dell’oro. “Vendite orchestrate” per nascondere la verità

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Oro in caduta libera, nelle ultime ore le sue quotazioni hanno testato un nuovo minimo in quattro mesi, scivolando a $1.253 l’oncia sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange. Come certifica anche il Wall Street Journal, si tratta del valore più basso dall’inizio di giugno. La stampa “ufficiale” giustifica i movimenti in atto su questo asset con l’imminente rialzo dei tassi Usa da parte della Federal Reserve, dal momento che i futures sui fed funds scommettono ora sull’adozione di una manovra di politica monetaria restrittiva, nel meeting Fomc di dicembre, con una probabilità del 63,9%, rispetto ai valori inferiori al 60% del giorno prima.

Ma la domanda è: è davvero questo il motivo dei sell off sull’oro? Gli esperti del settore non ne sono affatto convinti. Per John Embry – chief investment strategist presso Sprott Asset Management e co-presidente del Central GoldTrust Board of Trustees – l’oro è manipolato dalle banche, e il sospetto di manipolazione è ben vivo anche in Andrew Maguire, trader sul mercato dei metalli Lme (London Metal Exchange) a Londra.

Tanto che, secondo lui, la flessione dell’oro si ripercuoterà contro gli stessi attori che la stanno orchestrando, quando salterà fuori la verità.

“Con la Cina – che è il principale acquirente di oro a livello globale – assente, è chiaro che questo non è il momento migliore di vendere oro. E’ chiaro che questo sell off sia stato ufficialmente orchestrato e istigato da nessun fattore legittimo di qualsiasi tipo, al fine di cogliere i mercati di sorpresa”.

Risulta di fatto scioccante la vendita improvvisa di 1.000 tonnellate di paper gold.

Ma proprio la parola paper gold deve far suonare un campanello d’allarme. Il paper gold non è infatti l’oro fisico, ma il contrario. Con il paper gold non si possiede l’oro: piuttosto, si possiede la promessa di ricevere oro fisico. Come spiega il sito iGolder, la differenza non è solo sostanziale ma anche di assunzione del rischio. Detenendo il paper gold si è creditori verso una società – che può essere una banca, un ETF quotato sul Nyse, e un altro attore dello scenario finanziario mondiale – che emette certificati paper gold. Ciò significa che si è sottoposti al rischio della controparte. Chi possiede oro fisico non ha invece alcun rischio e esercita il pieno controllo dell’asset che detiene.

Ora, Maguire fa notare come le vendite stiano interessando soprattutto il paper gold.

“Il solo obiettivo di scaricare sui mercati più di 1.000 tonnellate di paper gold è stato di ricoprire i miliardi di dollari di posizioni short assunte dopo la Brexit, in corrispondenza del valore di $1.275″. La Fed c’entra poco anche perchè, secondo l’esperto, sia l’oro che le quotazioni dell’argento hanno già scontato la possibilità che i tassi di interesse vengano prima o poi di nuovo alzati.

Sono altri asset che non hanno ancora scontato la mossa Fed, ovvero un “patetico rialzo dei tassi dello 0,25%”. E tra questi, dice Maguire, c’è sicuramente l’ azionario sostenuto dalla Fed stessa. E gonfiato.

Insomma la flessione dell’oro è semplicemente ingannevole, per distogliere l’attenzione degli operatori da quello che è il vero problema: il fallimento della politica delle banche centrali.

Maguire afferma infatti che:

“Il calo dell’oro indica che tutto va bene, che le preoccupazioni globali possono essere messe anche da parte, che si può distogliere l’attenzione dal momento “Lehman” di Deutsche Bank e soprattutto dalla furia con cui gli acquirenti di Germania e Regno Unito stanno acquistando oro fisico”. “Eric – dice rivolto al giornalista che lo intervista – è necessario che la gente acquisti oro a questi prezzi così fortemente scontati, perchè i valori attuali non dureranno e l’inversione al rialzo dei prezzi sarà violenta, una volta che questa farsa arriverà alla fine” (la farsa della ripresa)

Dello stesso avviso John Embry, che mette in evidenza come il sentiment ribassista sull’oro non abbia le basi per continuare:

“I mercati di oro e argento sono attaccati dai soliti sospetti in modo ancora più trasparente. Così come ho detto in diverse occasioni, i mercati del paper gold (dunque non oro fisico) e di argento sono tra i principali schemi di Ponzi della storia del mondo, con centinaia di pezzi di carta emessi a fronte di una sola oncia di metallo fisico disponibile in Occidente”. Ed è per questo che gli investitori smart stanno sfruttando questa interferenza di mercato per acquistare la maggior quantità disponibile di oro e argento fisico.

Anche Embry non ha dubbi sulle banche centrali e parla di bolle storiche sui mercati azionari obbligazionari e immobiliari