Economia

LA FISICA IN ITALIA GODE DI OTTIMA SALUTE

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(9Colonne) – Milano, 4 giu – La Fisica italiana gode di ottima salute ed è in una fase di rilancio. Gli investimenti in ricerca degli scorsi anni si sono dimostrati fruttuosi, mentre il futuro parla di grandi progetti di livello internazionale. Questa è la radiografia che il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Roberto Petronzio, ha fatto oggi della ricerca in questo settore in cui l’Italia è da quasi un secolo all’avanguardia nel mondo. Ma sono anche i dati, questi, che emergono dal Piano Triennale per la Ricerca dell’Infn presentato oggi a Milano, all’aula magna dell’Università Milano Bicocca, alla presenza del ministro per la ricerca Fabio Mussi. Nell’occasione, è stata inaugurata la sezione numero 20 dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, quella di Milano Bicocca. La manifestazione è stata introdotta dal professor Antonino Pullia, responsabile della neonata sezione Infn, hanno quindi preso la parola il rettore di Milano Bicocca, Marcello Fontanesi (“abbiamo qui 600 dottorati, 360 ricercatori, 250 assegnisti di ricerca: sono il nostro investimento sul futuro”), l’assessore alla Casa del Comune di Milano, Giovanni Verga (“Le 11 Università di Milano, con i loro 175.000 iscritti e 20.000 addetti rappresentano la più grande azienda locale”) e quindi il ministro della Ricerca Fabio Mussi. “Chiederò al Consiglio dei ministri – ha affermato Mussi – che siano restituiti alla ricerca il taglio ai consumi intermedi e l’accantonamento di una quota del budget che si aggira sul cinque per cento”. Il ministro ha anche annunciato che a livello comunitario “è stata approvata l’ipotesi italiana di un Istituto Europeo di Tecnologia, da realizzare con una struttura leggera che mette in rete i centri di eccellenza. A coordinare le reti saranno dei gruppi di esperti dotati di fondi. La prima rete a partire sarà quella relativa ai cambiamenti climatici”. Roberto Petronzio ha sottolineato come questo, per la fisica italiana, sia il momento dell’ottimismo, di una grande, nuova partenza di un ciclo. “Stanno arrivando i primi dati dagli apparati di ricerca finanziati sette-otto anni fa. E sono dati importanti”, ha affermato Petronzio riferendosi a strumenti come l’antenna gravitazionale Virgo, il rivelatore orbitale Pamela, Agile. Petronzio ha anche richiamato le importantissime applicazioni che la ricerca di base in fisica ha messo in campo: dallo sviluppo dell’adroterapia (nuove precisissime macchine per curare i tumori), a quello del “secondo internet” cioè GRID (dove l’INFN è coordinatore a livello europeo per i progetti UE di espansione a oriente) all’energia (la formazione di operatori per il nucleare). Il presidente dell’INFN ha anche annunciato che l’Istituto si sta dotando di 270 nuove persone nella pianta organica, nella stragrande maggioranza tecnici e scienziati dedicati alla ricerca.