LA FESTA DEI LISTINI PRESTO SARA’ FINITA

di Redazione Wall Street Italia
28 Febbraio 2007 05:22

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(WSI) –
«Oggi abbiamo avuto una serie di shock sui mercati azionari: il punto è che gli Stati Uniti potrebbero entrare in recessione entro l´anno». Nouriel Roubini, professore di Economia e Affari internazionali alla Stern School of Business della New York University aveva già previsto altre crisi e stavolta non è ottimista.
Come si è arrivati al crollo in Cina?
«Lì c´era una bolla nel mercato azionario, che doveva esplodere».

E gli altri mercati?
«Ieri la Cina ha contagiato le altre Borse, ma occorre tener presente che sempre ieri sono arrivati molti segnali negativi da parte dell´economia americana, che suggeriscono come gli Usa potrebbero entrare in recessione quest´anno, come avevo previsto la scorsa estate e come ha appena paventato lo stesso Greenspan».

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Quindi la situazione negli Stati Uniti è seria.
«Lo ripeto: è probabile che gli Usa entrino in recessione nel 2007 e nemmeno una politica monetaria accomodante da parte della Fed preverrà questa recessione. Ci sono troppi fattori di debolezza nell´economia Usa: recessione sul fronte delle case, dell´auto, dell´industria manifatturiera, degli investimenti reali (le società stanno riducendo gli investimenti in linea capitale)».

E al resto del mondo cosa accadrà?
«L´Europa, l´Asia, il resto del mondo non si sottrarrà all´atterraggio duro dell´economia americana: se negli Usa ci sarà un soft landing, un atterraggio morbido dell´economia, allora anche l´Europa andrà bene. Ma se ci sarà recessione negli Usa, ciò comporterà una rallentamento significativo anche dell´economia in Europa, come in Cina e in Asia».

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