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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro riapre il mercato Eurex dopo la pausa festiva di ieri. Questa mattina le vendite al dettaglio tedesche relative al mese di marzo sono calate in modo inatteso (-0,1% m/m vs attese di +0,6%) a dimostrazione di come l’aumento dell’inflazione stia pesando sui consumi della principale economia dell’area Euro. Mercoledì i tassi di mercato sono lievemente calati su tutte le scadenze.
Sul monetario l’Euribor a 3 mesi si è lievemente ridimensionato a 4,857%, rimanendo comunque in prossimità dei massimi del 2008. Per oggi i volumi potrebbero essere inferiori alla media degli ultimi giorni, con i mercati che rimarranno in attesa dei dati Usa del primo pomeriggio. Sul decennale il supporto più vicino si colloca al 4,10%, la resistenza a 4,20%.
Negli Usa tassi di mercato in rialzo soprattutto sulla parte a breve termine. La crescita del primo trimestre dell’anno si è attestata allo 0,6% annualizzata. La contribuzione positiva delle scorte (+ 0,81%) ha impedito una crescita trimestrale negativa. La Fed ha poi optato per un taglio di 25pb, omettendo questa volta il riferimento ai rischi al ribasso sulla crescita, segnale quest’ultimo di una possibile pausa nella fase di taglio dei tassi. La Fed potrebbe infatti attendere di verificare l’impatto dei tagli fin qui effettuati e della manovra Bush da 160Mld$ attraverso i rimborsi fiscali partiti già dallo scorso 28 aprile.
Ancora una volta Plosser e Fisher si sono dichiarati favorevoli al mantenimento dei tassi fermi al 2%. Inoltre il taglio contestuale del tasso di sconto (ora al 2,25%) è stato proposto da solo 4 Fed regionali su 12. Tali indicazioni lasciano convergere verso l’ipotesi di tassi fermi nel corso del prossimo Fomc del 25 giugno. Allo stesso tempo la Fed ha voluto però mantenere aperta la possibilità di ripresa della fase di taglio dei tassi dichiarando di essere pronta ad agire se necessario. Verosimilmente tale possibilità potrebbe verificarsi tra il terzo ed il quarto trimestre, quando potrebbero essere più evidenti sulla crescita gli effetti del contestuale restringimento del credito. In ogni caso la nostra attesa per fine 2008 è per tassi di riferimento che potrebbero collocarsi tra l’1% ed il 2%.
Sul mercato azionario, il forte calo dei prezzi delle materie prime insieme con alcuni buoni risultati nel comparto tecnologico, hanno consentito un marcato recupero dei corsi, grazie principalmente al comparto finanziario. Per oggi, la resistenza sul decennale si colloca al 3,77% con possibilità di spingersi fino al 3,65% nel caso di calo degli occupati maggiore delle attese.
Valute: Dollaro in marcato apprezzamento verso Euro dopo la conferma di una possibile pausa della Fed. Il livello di supporto principale si colloca in area 1,537/1,5425. Nel corso della notte l’andamento positivo delle borse asiatiche ha penalizzato lo Yen, in deprezzamento specialmente verso le valute dei paesi che presentano alti tassi di interesse. Verso Euro il cross ha ieri raggiunto il supporto a 160,60. Verso Dollaro invece il cross continua a mantenersi stabile sotto soglia 105.
Materie Prime: forti cali generalizzati sulla scia dell’apprezzamento del Dollaro. Dal ribasso è stato escluso il mais (+0,9%) con le quotazioni favorite da possibili ritardi nella semina del raccolto negli Usa. In forte calo il greggio Wti penalizzato anche dal termine dello sciopero in Nigeria presso la Exxon Mobil. Lo sciopero, in atto da una settimana, comportava una riduzione della produzione di circa 860.000 barili al giorno. Forti cali per i metalli industriali con piombo (-5,1%) e rame (-3,8%) tra i più penalizzati. Il movimento del Dollaro ha impattato negativamente anche sui metalli preziosi, penalizzando l’oro (-1,6%) e l’argento (-2,3%). Male anche gli agricoli, ad eccezione del mais sopra citato. Il cacao (-5,6%) è stata la commodity peggiore.
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