*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono calati leggermente sulla parte breve e saliti sulla parte lunga, comportando un aumento dello spread 2-10 anni da 112 a 117pb. I listini azionari europei hanno chiuso contrastati. La Bce ha pubblicato una serie di raccomandazioni alla Ue relative alla concessione di garanzie statali sul debito bancario.
Le garanzie dei governi sul debito a breve (da 3 mesi ad 1 anno) dovrebbero essere fornite solo per aiutare a rivitalizzare il mercato nel breve termine. I costi per le garanzie relative a scadenze superiori dovrebbero essere collegati all’andamento dei cds. La Bce ha anche dettato le raccomandazioni sul tasso che i governi dovrebbero applicare quando acquistano asset rischiosi. E’ raccomandata una remunerazione media del 9,3% quando comprano azioni di banche nella zona Euro ed una del 6% quando acquistano bond subordinati.
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Ha invece aggiunto che i governi della zona Euro non dovrebbero fornire garanzie sui depositi interbancari. Il governo irlandese ha annunciato di iniettare 5,5Mld€ nelle sue 3 maggiori banche (Allied Irish, Bank of Ireland e Anglo Irish) in cambio di azioni privilegiate perpetue per proteggere il settore dal collasso. Sul decennale il supporto è a 2,94%, la resistenza a 3,12%.
Negli Usa tassi di mercato in rialzo, stazionando sempre in prossimità del 2% sul comparto decennale. Nel frattempo il presidente Obama ha portato a 3 milioni (dai precedenti 2,5) il numero di posti di lavoro che intenderà creare nei prossimi due anni mediante l’implementazione di un piano di sostegno all’economia che potrebbe superare gli 800Mld$ finora ipotizzati.
La Fed dal conto suo ha annunciato alcune modifiche al piano c.d. TALF da 200Mld$ che avrà come obiettivo la fornitura di prestiti ai detentori di titoli aventi come sottostante credito al consumo e prestiti alle piccole aziende. La durata del piano è stata estesa da uno a 3 anni. Inoltre vi potranno accedere tutti i detentori di asset ammessi al piano, senza procedere ad una preventiva asta come in precedenza stabilito.
Anche i costruttori di immobili ad uso commerciale hanno fatto richiesta di accesso a tale piano che potrebbe partire dal prossimo febbraio. Tali misure arrivano in concomitanza con l’invito del direttore del FMI affinché i governi mondiali procedano ad implementare misure di sostegno più corpose, in assenza delle quali il FMI potrebbe procedere ad una revisione al ribasso delle stime di crescita già a gennaio. In questo contesto, il ministro del tesoro Paulson ha dichiarato di essere pronto a richiedere al Congresso l’autorizzazione per l’utilizzo della seconda tranche dei 350Mld$ del fondo TARP.
Valute: Dollaro in marcato apprezzamento verso Euro dopo aver toccato quota 1,47 la scorsa settimana. Gli operatori speculativi stanno riducendo le posizioni che puntano ad un deprezzamento dell’Euro vs. Dollaro. Il biglietto verde sta così confermando la stagionalità che spesso si è verificata negli ultimi anni quando in corrispondenza di fine anno si assiste a bruschi movimenti di deprezzamento. Nel breve il cross potrebbe rimanere all’interno del range 1,3750-1,42.
Lo Yen continua a muoversi in prossimità di 90 vs Dollaro, nonostante questa notte sul fronte macro sia stato annunciato il calo record delle esportazioni giapponesi (-26,7% a/a/) nel mese di novembre. Il calo è avvenuto nei confronti di tutte le principali aree del globo. Il supporto di riferimento è 87,15, la resistenza 90,80 circa. Verso Euro il cross è molto più volatile sulla scia dell’andamento dell’Euro/Dollaro. La resistenza si colloca a 130,80, mentre il supporto più vicino a 123,80.
Materie prime: ancora una forte correzione per il greggio Wti sceso fino ai 32,40$/barile sulla scia dell’ultimo giorno di contrattazioni del contratto gennaio. Il contratto di febbraio attualmente scambia intorno ai 43$/barile. Rialzi per i metalli industriali guidati da nichel (+5,4%) e zinco (+5,1%) ad eccezione del piombo (-7.9%). Deboli invece i metalli preziosi con l’oro e l’argento che hanno perso circa il 2,5%. Deboli gli agricoli guidati dal forte ribasso dello zucchero (-7,4%) e mais (-2,2%).
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