Società

La Fed aiuta solo Wall Street e le banche, non i disoccupati

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il programma di acquisto di titoli di stato per $600 miliardi da parte della Federal Reserve e’ stato inefficace nell’abbassare i tassi di interesse e poco fara’ per abbassare il tasso di disoccupazione. C’e’ pero’ chi ne ha davvero beneficiato: i listini azionari.

E’ questo l’esito di un sondaggio relativo al mese di dicembre condotto dall’emittente Cnbc e riguardante il secondo round di quantitative easing (QE). Dei 76 tra economisti, trader e analisti interpellati, il 63% crede che il piano di allentamento monetario sia stato inutile per quanto riguarda l’obiettivo di rendere i Treasury meno attraenti (considerato il loro rendimento) e quello di incentivare le assunzioni.

Il 75% del campione pero’ sostiene che effetti positivi ci sono stati sull’azionario mentre un altro 63% spiega con il QE l’aumento dei prezzi delle materie prime. “Quelli che dicono che l’acquisto di asset e’ un fallimento sono troppo focalizzati sul rendimento dei Treasury a 10 anni”, ha detto Tony Crescenzi, senior vicepresidente e portfolio manager di Pimco. “Una conseguenza sostanziale (del QE) e’ che ha portato gli investitori a credere che i tassi di interesse a breve termine verranno mantenuti bassi per un periodo esteso di tempo. Questo porta gli stessi investitori a prendere rischi acquistando asset non necessariamente sicuri”, ha aggiunto Crescenzi.

Perche’ il rendimento dei titoli di stato e’ cresciuto, contrariamente alle intenzioni della Fed? Secondo il 61% dei casi il motivo e’ legato ad aspettative piu’ rosee sul futuro. Una seconda spiegazione e’, secondo il campione, da attribuire a un outlook in peggioramento sul fronte del deficit (corroborato dalla recente estensione dei tagli alle tasse) mentre una terza riguarda un rialzo delle aspettative inflative.

Il 72% degli intervistati crede che la Fed portera’ a termine il piano di acquisto Treasury da $600 miliardi annunciato il 3 novembre scorso. Il 20% e’ convinto che il presidente della banca centrale Usa Ben Bernanke non spendera’ tutto l’ammontare previsto mentre l’8% ritiene che verra’ investito di piu’ di quanto preventivato.

Quanto all’ipotesi di un QE3, il 41% del campione si aspetta la possibilita’ che la Fed possa aumentare il proprio portafoglio dopo il giugno 2011. Quelli che credono in un terzo round di QE si aspettano un ammontare di $340 miliardi. Non e’ d’accordo Mark Zandi, capo economista di Moody’s Analytics: “L’estensione del taglio alle tasse migliora significativamente le prospettive economiche per il nuovo anno e riduce la necessita’ di un addizionale QE”.

Il sondaggio ha preso in considerazione anche il giudizio su Bernanke. Il 42% degli intervistati da’ lui il voto “B” e il 26% quello massimo “A”. Un terzo del campioni gli attribuisce una “C”, lo score piu’ basso. Mark Vitner, economista di Wells Fargo ha dichiarato che “Bernanke ha un ottimo voto per quanto mi riguarda perche’ sta facendo il meglio considerate le optiozi che gli sono disponibili. Ha inoltre avuto il coraggio di spingersi laddove nessun presidente della Fed e’ arrivato”, ha dichiarato.