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LA FARSA DELL’ILLEGITTIMO IMPEDIMENTO DEL PREMIER

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E’ stato aggiornato all’8 marzo il processo Mediaset. Per quella data, i legali del premier hanno preannunciato un legittimo impedimento, in quanto – hanno detto ai giudici – il loro assistito sara’ impegnato in un viaggio di Stato in Brasile.

Insomma e’ confermato a questo punto che Silvio Berlusconi sta facendosi beffe dell’Italia e della Costituzione. Perche’ Palazzo Chigi non riesce ad avere la decenza politica di segnalare ai giudici quando il presidente del Consiglio avra’ tempo di essere sentito, per il processo che lo riguarda?

Invece, manco per niente. Il Consiglio dei ministri è intenzionato a sollevare un conflitto di attribuzione con il tribunale di Milano dopo la decisione dei giudici del processo Mediaset di non concedere il legittimo impedimento a Silvio Berlusconi impegnato oggi in Consiglio die ministri. E’ quanto spiega il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli. “Può essere una occasione per sollevarlo” è stata infatti la sua risposta ai giornalisti.

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Milano, 1 mar. (Apcom) – La riunione del consiglio dei ministri non costituisce legittimo impedimento per Silvio Berlusconi a essere presente nell’aula del processo Mediaset dove risponde di frode fiscale, decidono i giudici della prima sezione penale dopo un’oretta di camera di consiglio. Niccolò Ghedini, deputato Pdl e legale del premier, “sentenzia” davanti alle telecamere: “Questo processo sarà annullato dalla Cassazione, non esiste che un’udienza che rinviata avrebbe comportato il congelamento della prescrizione sia più importante di una riunione di governo”.

I giudici nell’ordinanza ricordano che l’udienza di oggi era stata concordata sulla base dell’agenda del premier. “Per oggi è stato invece dedotto come legittimo impedimento la fissazione da parte dello stesso imputato di un consiglio dei ministri in data 24 febbraio e quindi successivamente alla predisposizione del calendario concordato – afferma il collegio – la funzione giudiziaria verrebbe ad essere svilita con la conseguenza che il contemperamento tra gli opposti interessi di rilievo costituzionale del processo e dell’esercizio delle funzioni parlamentari o governative verrebbe ad essere risolto nel dare esclusiva rilevanza al secondo di tali interessi”.

Quando la Corte Costituzionale aveva parlato di concordare le udienze non aveva escluso impegni sopravvenuti come causa di legittimo impedimento” è la reazione di Piero Longo altro legale del premier. Ancora Ghedini: “Il consiglio dei ministri di oggi in origine era stato fissato per venerdì scorso e poi spostato di data. Ma insomma si tratta di riunioni del governo, non si può pensare giorno per giorno”.

La “guerra” sembra destinata a proseguire, perchè alla fine dell’udienza di oggi Ghedini ha fatto il preannuncio di un altro legittimo impedimento per la prossima udienza dell’8 marzo: “Il presidente Berlusconi sarà impegnato in Brasile per un viaggio di stato. Produrremo la documentazione, ma nel caso in cui la prossima dovesse essere un’udienza meramente organizzativa potremmo consentire lo svolgimento”.