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La crisi immobiliare ora e’ peggio della Grande Depressione

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New York – Ora e’ tristemente ufficiale: la crisi immobiliare che ha avuto inizio nel 2006 e’ piu’ grave della crisi subita durante la Grande Depressione, con i prezzi delle case che hanno ceduto il 33% da allora, rispetto al 31% del periodo 1920-1930, secondo i dati offerti da Case-Shiller.

“Il forte calo dei prezzi delle case nel primo trimestre ha fornito un’ulteriore conferma che questo crollo immobiliare e’ stato piu’ grande in dimensioni e piu’ veloce nei tempi di quello visto durante la Grande Depressione”, dice Paolo Valli, senior economist di Capital Economics, secondo quanto riportato dall’emittente tv CNBC.

I dati arrivano in un periodo in cui il tasso di disoccupazione e’ salito al 9,1%, mentre le cifre di crescita economica rimangono basse, a tal punto da spingere i funzionari della Fed a estendere le strategie di poltica monetaria espansiva per un periodo prolungato.

C’e’ un punto che fa sperare per il settore, tuttavia. “L’unico conforto e’ che gli ultimi dati mensili mostrano che i prezzi nel primo trimestre hanno iniziato a diminuire a un ritmo piu’ modesto”, dice Valli. Resta una magra consolazione e le prospettive per l’anno in corso sono negative.

“I prezzi sono suscettibili di caduta di un ulteriore 3% quest’anno, con un conseguente calo del 5% nell’anno nel suo complesso.”

Il presidente della Fed Ben Bernanke ha detto che il mercato del lavoro attraversa una fase di “perdita di slancio”, e finche’ la disoccupazione sara’ su questi livelli cosi’ alti, l’economia continuera’ a zoppicare.