Società

LA CRISI CONTINUA, CDS AI MASSIMI STORICI

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I contratti credit default swap sull’indice Markit iTraxx Crossover sono saliti di 70 punti base al record di 1.010 punti. L’indice monitora le 50 societa’ con il piu’ elevato livello di rischio.

Secondo Giovanni Zibordi, il mercato si muove ormai in base alle quotazioni delle credit default swap (CDS) sul debito delle aziende e delle obbligazioni societarie, informazioni di solito seguite solo dagli specialisti di bond. Oggi l’indice ha rotto 1.000 punti, il che vuole dire che costa 1 milione assicurare 10 milioni di debito societario.

Le CDS sono raddoppiate in un mese e prezzano ormai una Depressione. E non è un modo di dire – dice Zibordi – i CDS prezzano il fallimento per l’anno prossimo del 20% delle società.

Negli anni ’30 il Pil degli Stati Uniti calò -30% e la disoccupazione salì al 25-30%. Al momento – dice Zibordi – il Pil Usa è calato solo di -1% circa, ma guardando agli spread dei CDS e ai rendimenti delle obbligazioni, le quotazioni e i rendimenti sono peggiori rispetto a quelli degli anni ’30. I bonds che non abbiano un rating AAA pagano il 21% in più rispetto ai titoli di stato; e cio’ riguarda migliaia di aziende costrette a pagare tassi d’interesse più alti di quelli dell’Argentina all’epoca del default nel 2002.

Il mercato sta dunque già prezzando che il 21% – cioe’ una su cinque – delle società (che non siano tripla A) falliscano ogni anno, questo è quel che dice il mercato obbligazionario Usa, non si tratta di opinioni o sondaggi – scrive Zibordi – si tratta dei prezzi dei bonds, delle credit default swap e dei buoni del tesoro Usa oggi, 3 dicembre 2008.