Società

La crescita della Cina frena i futures Usa

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni a Wall Street, i derivati sui principali indici di borsa americani (vedi quotazioni a fondo pagina) viaggiano sotto la parita’, facendo pensare a un avvio incerto per l’azionario Usa dopo lo scivolone di ieri.

A mettere a freno i listini sono i dati macro in arrivo dalla Cina. Il balzo del Pil e la produzione industriale hanno superato le attese mentre l’inflazione (+4,6%, non e’ un numero ufficiale ma e’ giudicato credibile) non e’ calata come si aspettavano gli analisti. Cio’ potrebbe portare le autorita’ di Pechino a nuove misure restrittive.

I conti del quarto trimestre di Morgan Stanley superano le attese, motivo per cui il titolo sale nel pre-mercato.

Dal fronte macro, l’agenda e’ ricca: alle 14:30 ora italiana sono previsti le Richieste per Sussidi di Disoccupazione, alle 16:00 le Vendite di Case con Contratti in Corso, il Superindice e l’indice Philadelphia Fed mentre dopo un’ora tocchera’ alle scorte di petrolio.

In Europa i listini viaggiano contrastati: tengono Piazza Affari e Madrid. Tra le piazze asiatiche si ricorda il forte calo della borsa Shanghai, che ha perso quasi il 3%.

Sugli altri mercati i futures sul petrolio con consegna febbraio del petrolio cedono lo 0,91% a $90,03. Il derivato con scadenza febbraio dell’oro perde lo 0,83% a $1.358,80. Sul fronte valutario, l’euro sale dello 0,05% a quota $1,35. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale si trova al 3,35% dal 3,337% di ieri.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 scende di 3,70 punti (-0,29%) a quota 1.274,80.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -5,50 punti (-0,24%) in area 2.289.

Il contratto sull’indice Dow Jones perde 37 punti a quota 11.749 (-0,31%).