
Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri si è assistito ad un andamento altalenante dei listini azionari passati più volte da positivi a negativi. Non è escluso che questo movimento possa continuare fino alla riunione della Bce da cui gli operatori si aspettano maggiori dettagli sulle misure non convenzionali che l’istituto intende adottare, soprattutto dopo che Draghi ha annullato il suo intervento al Jackson Hole.
La conferenza della Merkel e Monti non ha infatti dato una vera direzione ai mercati. La Merkel ha manifestato il suo apprezzamento per le riforme implementate dall’Italia, aggiungendo che l’area Euro ha i mezzi necessari per risolvere la crisi.
Sul tema licenza bancaria al meccanismo ESM, la Cancelliera ha dichiarato che gli attuali trattati non contemplano la licenza bancaria, mentre Monti ha tenuto a precisare che i trattati si possono cambiare e che quello che non è possibile oggi lo può essere in futuro sotto certe condizioni.
Draghi in un’intervista al settimanale Die Zeit ha affermato che la politica monetaria a volte può richiedere misure eccezionali e che la Bce in ogni caso agirà all’interno del suo mandato.
La posizione di alcuni esponenti politici tedeschi sull’operato della Bce continua a creare nervosismo in Germania. Secondo Handelsblatt, il membro della commissione bilancio della Cdu, Willsch, ha inviato una mail ai membri del partito esprimendo preoccupazione per le possibili dimissioni di Weidmann, citando quello che è già successo a Weber, Stark, quando si sono mostrati contrari alla politica della Bce.
Il premier cinese Wen Jabao, dopo l’incontro con la Merkel, ha dichiarato che la Cina è disposta ad acquistare bond europei, auspicando che l’area Euro riesca a raggiungere un equilibrio tra riforme fiscali e crescita economica.
Oggi sono molto attese le aste italiane che prevedono un nuovo titolo a dieci anni fino a 4 Mld€, un cinque anni ed un CCTeu fino a 3,5 Mld€.
Il quotidiano tedesco Bild, riporta che il ministro delle finanze sta lavorando ad un piano che prevede una riduzione dell’Iva su alcuni prodotti alimentari.
Sul fronte macro segnaliamo il dato preliminare dell’inflazione tedesca di agosto che ha visto il dato armonizzato tornare sopra il 2% che, considerato il rallentamento del dato congiunturale, sembra sia attribuibile principalmente ad un effetto statistico.
Rialzo più consistente per i prezzi al consumo spagnoli per lo stesso mese che si sono portati al 2,7%, registrando il tasso di crescita più alto dal 2011. Il rialzo è imputabile all’aumento dell’iva. Atteso per oggi l’incontro tra Rajoy e Hollande.
Negli Usa ancora una giornata incerta per i listini azionari che hanno chiuso in territorio leggermente positivo in un contesto di volumi molto basso, sui livelli minimi dal 2008. In attesa del discorso di Bernanke di domani gli operatori continuano a focalizzare la propria attenzione sul flusso dei dati macro in pubblicazione.
Ieri segnali positivi sono giunti dalla seconda lettura del Pil del secondo trimestre, rivisto al rialzo a 1,7% (t/t annualizzato) da 1,5% precedente, grazie ad una revisione migliorativa del contributo di spesa personale ed esportazioni nette che hanno più che compensato la revisione al ribasso delle scorte. L’economia ha continuato a crescere “gradualmente” a luglio e nella prima parte di agosto grazie al miglioramento delle vendite al dettaglio e del settore immobiliare che hanno controbilanciato la debolezza registrata da quello manifatturiero. Secondo il report, nella metà dei 12 distretti la crescita è stata “modesta” mentre in tre è stata definita “moderata”.
Sul fronte emergenti, la Banca Centrale brasiliana ha tagliato ieri il tasso di riferimento (Selic rate) di 50 pb, portandolo al nuovo minimo storico del 7,5%, segnalando però che il ciclo di politica monetaria espansiva, iniziato ad agosto dello scorso anno, potrebbe terminare.
Valute: ieri si è assistito ad un lieve apprezzamento del dollaro vs euro grazie ai buoni dati macro dagli Usa, questa mattina il cross è stabile in prossimità di 1,2550. Per oggi il livello di supporto si colloca a 1,2450 mentre quello di resistenza presso area 1,26. Continua la monotonia dell’euro/yen ancora compreso tra il supporto 97,75-98 e la resistenza 99,20. Andamento laterale anche per il dollaro/yen compreso da alcuni giorni tra il supporto 78,40 e la resistenza 78,90.
Materie Prime: giornata negativa per la maggior parte delle materie prime ieri ad eccezione di alcune agricole. Stabile il Brent, in calo il Wti (-0,9%) penalizzato dal rialzo inatteso delle scorte Usa. L’arrivo dell’uragano Isaac sulla Louisiana non sembra aver provocato danni di rilievo alle raffinerie e piattaforme estrattive del Golfo. In calo i metalli industriali, poco sotto la parità i preziosi. Tra le commodity agricole, in evidenza il grano (3,6%) su timori legati a possibili restrizioni delle esportazioni dalla Russia, terzo esportatore mondiale.
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