Società

LA BORSA NON SCENDE: MERCATO MANIPOLATO

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*Clif Droke e’ il direttore di Momentum Strategies Report (MSR).

Per anni il dibattito e’ andato avanti tra orsi e tori, coloro che credono che il mercato azionario e l’economia americana siano destinati a un crash in stile 1929, e coloro che credono invece in uno scenario macroeconomico piu’ brillante nel prossimo futuro. Ma mai, negli ultimi anni, il dibattito e’ stato acceso acrimonioso come quest’anno. Perfino gli ex-tori si sono convertiti e sono passati nel campo degli orsi nel 2004, convinti apparentemente da due argomenti, il rallentamento economico globale e il livello record del debito.

E’ sorprendente cosa puo’ fare un ciclo di 10 anni nell’influenzare gli investitori. Questo accade al quarto anno di ogni decennio: l’ultima delle roccaforti toro di lungo termine viene scossa dall’albero rialzista e si trasforma in ribassista. Gli orsi, nel frattempo, diventano ancora piu’ orsi del solito, il che naturalmente spiana la strada (psicologicamente) al grande rally che comincia tipicamente entro il quarto trimestre del quarto anno di ogni ciclo di dieci anni e continua puntualmente ben oltre il quinto anno. Non si puo’ avere un mercato toro senza una percentuale relativamente alta di ribassisti arrabbiati; ebbene il 2004 ci ha dato quest’ elemento essenziale che servira’ egregiamente come benzina per il motore del mercato azionario e dell’economia nei mesi che verranno.

Non equivocatemi. Non e’ che io non simpatizzi con tutti gli argomenti ribassisti in circolazione. Anche io ero ribassista ma sono stato indotto a vedere la luce all’inizio del 2003 dopo che un importante supporto “pivot” del Dow Jones e’ stato testato con successo per la quarta volta in sei anni. Questa, tra le altre osservazioni, ha confermato con mia grande soddisfazione quanto segue: che i controllori del destino finanziario dell’America non hanno alcuna intenzione che nel prossimo futuro il mercato azionario vada verso un crash.

Cio’ mi porta all’oggetto di questo articolo, ed esattamente all’Ordine Economico Globale cioe’ “Global Economic Order,” o GEO in breve. E’ soltanto un modo un po’ piu’ sofisticato di dire “economia globale”. Dovrebbe essere ovvio a chiunque presti attenzione gli affari correnti del mondo e a chi segue da vicino le attuali linee guida delle piu’ importanti aziende industriali e finanziarie, che il piu’ importante obiettivo della Elite del denaro e’ una economia mondiale totalmente integrata. Ed economia mondiale, che ci piaccia o no, e’ quel che ci tocchera’ avere, prima che tutto sia detto e fatto. Il nocciolo della questione e’ questo, ecco perche’ la tesi degli orsi, non solo non puo’, ma non sara’ nemmeno permesso che sia realizzata, in questo decennio.

Non siamo ancora arrivati all’obiettivo, a lungo ricercato dall’Elite, del Global Economic Order (GEO). Ci sono ancora paesi del Terzo Mondo che devono essere “democratizzati’ (il che significa spianare la strada per l’integrazione economica globale). Ci sono ancora barriere commerciali che devono essere smantellate. E fino a quando il processo di globalizzazione non e’ completato, i controllori della finanza in America non permetteranno che il principale motore della crescita economica scivoli in una seria recessione, e non permetteranno nemmeno che il suo vitale mercato azionario o il mercato immobiliare crollino con un clamoroso crash. E’ cosi’ semplice, eppure i ribassisti continuano a far finta di niente, nonostante l’ovvieta’ di queste affermazioni.

Un amico di recente mi ha spedito una email con la seguente osservazione, riguardante il fatto che i ribassisti non sono capaci di rendersi conto dell’attento controllo e della manipolazione dei mercati finanziari: “Penseresti che questi tipi che non fanno altro che parlare della Scuola economica austriaca (nota: in Italia il loro punto di riferimento e’ il sito “US Equity & Macro Lab”, con cui Wall Street Italia ha un accordo per la ripubblicazione di alcuni contributi) dovrebbero ricordarsi cosa Adam Smith diceva a proposito dell’ovvieta’ della manipolazione dell’Elite”. Che osservazione piena di senso! E qui risiede l’origine dell’errore dei ribassisti (cosí come dei seguaci della Scuola Austriaca): danno credibilita’ al concetto di una vaga, nebulosa “Mano Invisibile” senza mai realizzare neanche una volta che la “Mano Invisibile” e’ di fatto l’influenza dietro le quinte dei controllori del denaro! Nel mondo di oggi corrisponde quasi per intero al cartello delle banche centrali, compresa la Federal Reserve (vediBANKITALIA: CIOCCA, C’É UN TEMPO PER IL RIGORE E UNO PER LA FLESSIBILITA’). Gli orsi hanno questa concezione sbagliata per cui la Fed, fondamentalmente, non controlla l’andamento dell’economia degli Stati Uniti e anzi eventualmente l’economia ad un certo punto gli sfuggira’ di mano. Eppure anche qui sbagliano, non avendo considerato la Regola d’Oro della finanza: “Colui che ha l’oro, detta legge”! Gli interessi che controllano l’emissione di moneta possono (e in effetti accade) controllare il sistema finanziario e la superstruttura economica in cui il denaro circola. Una recessione/depressione non puo’ avere luogo a meno che la Fed la crei, restringendo l’offerta di moneta. Di converso, un boom finanziario non puo’ svilupparsi a meno che non sia guidato dalla Fed. Questa non e’ una dichiarazione di approvazione dell’operativita’ della Fed, ma una semplice descrizione dei fatti, semplice anche se spesso ignorata. E’ la pietra angolare, l’assioma del Global Economic Order (GEO).

Cio’ ci porta a una conclusione da cui non si sfugge. Se di fatto la Fed detta lo stato di salute dell’economia, perche’ mai Greenspan & Soci dovrebbe creare le condizioni necessarie per una recessione/depressione esattamente in questo momento? Chiaramente, non hanno ancora completato con successo il disegno primario di un GEO pienamente integrato. E dunque, perche’ mai mettere in pericolo l’operazione, il prodotto di decenni di attento lavoro, proprio ora? Perche’ provocare un crash a Wall Street e sul mercato immobiliare, adesso che di questi due puntelli c’é il massimo bisogno, per continuare a far girare il meccanismo che portera’ all’introduzione del GEO? Secondo me, i ribassisti dovrebbero farsi queste domande, tra di loro.

Che ci crediate o no, c’e’ stato davvero un momento in cui le Elites avevano pianificato il crash dell’economia americana e messo a punto una depressione mondiale. La Grande Depressione dei primi anni Trenta e’ stata una sorta di prova generale in questa direzione. I controllori della Finanza partirono dal presupposto che gli americani si sarebbero rivolti al Governo e avrebbero chiesto aiuto, disperati al punto di rinunciare ai propri diritti costituzionali e permettendo cosi’ all’ Elite di portare avanti il piano di un’economia mondiale integrata per via della necessita’ del momento. Gli anni di Clinton pero’, hanno aperto loro gli occhi, facendogli vedere che c’era bisogno di un approccio differente.

Durante quel periodo di ampia (e artificiale) prosperita’, l’Elite ha osservato cosa accade, quando agli americani viene dato cio’ che desiderano. Mentre erano ricchi, per il possesso di beni materiali, durante il boom della fine degli anni ’90, gli americani erano pero’ totalmente ignari dei piu’ importanti cambiamenti nel mondo economico e sulla scena politica. Essi erano ugualmente ignari dell’erosione dietro le quinte delle liberta’ costituzionali, dell’intrufolamento federale, e dei fortissimi rialzi delle tasse che hanno avuto luogo sotto il loro naso durante l’era Clinton. Fino a quando erano in prosperita’, gli americani erano calmi e l’Elite ha cosi’ trovato poca resistenza nel procedere con il suo piano: portare a compimento un GEO pienamente funzionante.

Questa, hanno scoperto, era la chiave del loro successo, mettere in moto un mercato toro e tenere l’economia a galla il piu’ a lungo possibile per far tutti “felici e distratti”, mentre il GEO veniva messo in piedi con calma.
Ecco perche’ la tesi dei rialzisti avra’ la meglio su quella dei ribassisti. E molto probilmente continuera’ ad essere vincente per il resto di questo decennio. Diventera’ palese alle ultime roccaforti dell’orso, entro la fine di quest’anno, che il loro tanto agognato crash a Wall Street non si verifichera’, e invece il mercato continuera’ a muoversi verso l’alto.

Sara’ in special modo evidente l’anno prossimo, quando non ci sara’ piu’ pressione sul mercato per via del ciclo dei 10 anni (che anche stavolta e’ sul punto di testare il suo bottom). Il fatto incontrovertibile che Wall Street abbia tenuto abbastanza bene quest’anno pur sotto la legge del ciclo “calante” dei 10 anni, e’ una prova ulteriore che il mercato azionario e’ tenuto su dai manipolatori. La borsa ha la tendenza a scendere al di sotto della media mobile a 120 giorni ogni 4 anni quando il ciclo dei 10 anni testa il suo bottom. E’ stato il caso di quest’anno. Ma una volta che il Dow Jones rompera’ al rialzo al di sopra della media mobile a 120 giorni (al momento a quota 10.200) mettera’ in atto un gran rally e stupira’ i ribassisti che si aspettano un crash. Gli orsi saranno ancora piu’ stupiti quando il quarto trimestre portera’ ulteriori guadagni, cosi’ come miglioramenti in generale dell’economia.

Un’altra grande sorpresa per gli orsi sara’ quando il prezzo del petrolio continuera’ a scendere nei prossimi mesi, visto che il petrolio ha gia’ raggiunto il suo top. Questo e’ stato un altro dei ritornelli che giustificava la loro tesi di una grande recessione/depressione. Sfortunamente per loro, gli orsi sono stati vittima di una campagna stampa e una propaganda molto ben articolata e gestita da alcuni degli interessi dietro le quinte (probabilmente gli short sellers che volevano aumentare il potenziale di ribasso del petrolio inducendo tutti gli altri ad aspettarsi un trend al rialzo di lungo termine).

Non c’e’ nessun pericolo, il mondo nuota nell’oro nero, visto che giacimenti perpetui di petrolio sono stati scoperti in Messico. Ci sono poi numerosi giacimenti non ancora scoperti sia di greggio che di gas in Nord America e altrove. I recenti massimi del greggio e del gas sono stati in parte dovuti alle interruzioni temporanee della produzione (insieme a un alto livello di manipolazione dei mercati) derivante dalla guerra in Iraq. Ma a parte queste interruzioni momentanee dell’offerta, che capiteranno di volta in volta, ecco la ragione per cui per cui i prezzi delle risorse naturali in generale rimarranno nei prossimi anni a livelli ragionevoli: le Elite continueranno a derubare risorse dai paesi del Terzo Mondo, in modo da tenere alta l’offerta e i prezzi relativamente bassi.

La Cina, la Super-Economia nascente del mondo, e’ stata un’altra delle grande preoccupazioni, quest’anno. Non finiamo piu’ di leggere sulla stampa finanziaria di come la Cina stia per scivolare a testa in giu’ in una grande recessione o depressione e di come il suo mercato azionario stia per andare incontro a un crash. Anche qui, la tesi dei ribassisti e’ sbagliata. La Cina ha toccato il bottom, va bene. Questo e’ un semplice dato di fatto la cui correttezza sara’ dimostrata nei prossimi mesi, anche se molti non lo hanno ancora riconosciuto. Le Elites non permetteranno mai che la Cina sprofondi, dopo avere passato circa 30 anni nel costruire e raggiungere il livello che ha oggi. Il GEO dipende in gran misura dalla Cina. E chiunque pensa che le Elites permetteranno alla Cina di affondare proprio adesso, e’ meglio che si svegli!

Questi sono soltanto alcuni degli assiomi del Global Economic Order. L’obiettivo chiaro e dichiarato delle Elites che reggono le sorti del mondo e’ un’economia mondiale pienamente funzionale e totalmente integrata. E fino a che non la ottengono, non permetteranno che gli Stati Uniti cadano in un pozzo finanziario senza fondo. La ripresa basata sul rialzo artificiale del mercato azionario continuera’ nel futuro prossimo venturo.