Air France-KLM, prima compagnia mondiale per ricavi, e AirOne, seconda compagnia italiana con un fatturato di 611,5 milioni nel 2007, si contendono la quota del 49,9% di Alitalia messa in vendita dal governo. Alitalia ha rimandato ad oggi la decisione finale sul soggetto con il quale avviare la trattativa in esclusiva. Un ulteriore rinvio è stato sollecitato stamani dal ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Riportiamo il dettaglio delle due offerte non vincolanti. Alitalia ha detto che i prezzi delle offerte, che sono ben al di sotto del valore attuale di mercato, sono un mero riferimento di valore. AIR ONE Air One ha offerto un centesimo per azione Alitalia e comprerà tutte le obbligazioni detenute dal Tesoro al prezzo di Borsa.
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Ai sottoscrittori dell’Opa sarà distribuito il 3% del nuovo gruppo che nascerà dalla fusione tra Alitalia e AirOne. Il piano dell’imprenditore Carlo Toto è sostenuto finanziariamente da Intesa Sanpaolo, la giapponese Nomura, Morgan Stanley e vede Goldman Sachs come adviser. Ap Holding, che controlla AirOne, conta di investire nei cinque anni del piano 2008-2012, fino a 5,3 miliardi di euro. Tre miliardi saranno impegnati nei cinque anni principalmente a rinnovare la flotta; 1 miliardo andrà per l’aumento di capitale. Toto, secondo quanto spiegato da un adviser, parteciperà attraverso il conferimento di proprie aziende il cui valore non è stato precisato. Non sono ancora noti nemmeno i rispettivi impegni finanziari delle banche coinvolte. Nelle valutazioni dell’adviser, al termine della ricapitalizzazione e degli apporti del gruppo Toto, le banche dovrebbero avere una quota compresa tra il 49 e il 40% in Ap Holding, che controllerà il 60-65% di Alitalia, mentre il resto sarà sul mercato. Successivamente si arriverebbe alla fusione tra Ap Holding e Alitalia che creerebbe il quarto vettore europeo.
L’equilibrio di bilancio è previsto per il 2009 e l’utile nel 2010. Toto ritiene prematuro stringere un’alleanza internazionale adesso che Alitalia naviga in cattive acque, ma è disponibile in futuro ad aprire il capitale a uno o più partner internazionali. Il piano AirOne-Intesa sul mercato internazionale prevede di assicurare collegamenti punto-punto tra le 6 basi italiane e su quello intercontinentale assicura entro il 2012 collegamenti tra Milano Malpensa e 15 destinazioni e tra Roma Fiumicino e 17 destinazioni (+40% rispetto all’offerta attuale). L’intenzione è di mantenere gli hub Alitalia di Roma e Milano, orientando Fiumicino sul turismo e Malpensa sui voli business. Toto ha detto che il suo piano sconta una riduzione del 20% delle rotte sulla Milano-Roma (che con la fusione sarebbero al 100% di AirOne-Alitalia) per non incorrere contro il veto dell’Autorità Antitrust. Air One prevede esuberi per circa 3.810 unità tra Alitalia Fly e Alitalia Servizi che viene integrata nel perimetro di consolidamento del gruppo.
AIR FRANCE-KLM
Una fonte vicina all’operazione ha svelato che Air France-KLM ha presentato un’offerta da 35 centesimi per azione per Alitalia. La compagnia franco-olandese ha ammesso di aver presentato una offerta non vincolante con scambio azionario che prevede anche l’acquisto di tutte le obbligazioni convertibili di Alitalia. Non sono ancora ufficiali però né i dettagli dell’offerta, né il presunto valore di Alitalia, né il timing dell’operazione. Secondo indiscrezioni apparse sui giornali italiani, il governo potrebbe in questo modo avere il 3% di Air France-Klm-Alitalia e puntare a un consigliere di amministrazione. I progetti di Air France per il rilancio di Alitalia sono ampiamente in linea con quelli delineati lo scorso agosto dal presidente della compagnia italiana, Maurizio Prato.
Air France ha garantito di voler portare nuovamente Alitalia alla conquista del mercato italiano, perso a favore delle compagnie low-cost. Ed ha negato di voler trasformare Alitalia in una compagnia regionale. Alitalia perderebbe il doppio hub, concentrandosi su Fiumicino e puntando all’espansione della Malpensa. Roma sarebbe organizzata come l’aeroporto Charles de Gaulle di Paris e lo Schiphol di Amsterdam, mentre molti voli a media e lunga percorrenza opererebbero anche su Milano. I francesi effettuerebbero subito un aumento di capitale da 750 milioni di euro aperto a tutti gli azionisti e garantito da Air France-Klm. Spinetta ha detto ad alcuni giornalisti italiani di prevedere per Alitalia Fly un migliaio di esuberi (che potrebbero salire fino a 1.700 nel caso in cui Volare dovesse uscire dal perimetro del gruppo). Air-France si impegna a rinnovare 57 Md80 e 10 B767 e a incrementare la flotta nell’ordine di 2-3 aerei ogni anno non appena il progetto di ristrutturazione avrà cominciato a dare i suoi frutti. Alitalia è membro di SkyTeam con Air France dal 2001.