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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di interesse sono rimasti pressoché stabili in una giornata caratterizzata dall’attesa del discorso di Bernanke e dall’elevata volatilità sui listini azionari. Ieri i ministri delle Finanze europei riuniti all’Ecofin hanno trovato un accordo per innalzare la soglia di garanzia dei depositi da almeno 20.000€ ad almeno 50.000€.
Il governo spagnolo ha deciso autonomamente di portare tale soglia a 100.000€ annunciando al contempo anche la creazione di un fondo da 50Mld€ per l’acquisto di asset dalle banche. Il ministro del tesoro spagnolo questa mattina ha dichiarato che tale manovra comporterà un innalzamento del 3% del rapporto debito/Pil, che si porterebbe pertanto temporaneamente sopra il 40%. Il ministro delle Finanze britannico, Darling, ha annuncio il piano di salvataggio del sistema bancario britannico anticipato nella serata di ieri.
Il piano prevedrebbe la nazionalizzazione parziale dei principali istituti bancari. Il governo immetterà nel sistema bancario (rappresentato inizialmente da un panel di 8 banche) 50 Mld di sterline e terrà in considerazione sia le politiche di distribuzione dei dividendi sia di remunerazione dei manager. Inoltre lo stesso governo Uk offrirà una garanzia fino a 250 Mld sterline sul debito a breve e medio termine emesso dalle banche. Le prime 8 banche che saranno immediatamente ammesse a beneficiare delle decisioni del governo sono: Abbey, Barclays, HBOS, HSBC, Lloyds TSB, Nationwide Building Society, RBS e Standard Chartered.
Infine la BoE porterà a 200Mld di sterline l’ammontare a disposizione delle banche del paese attraverso lo Special Liquidity Scheme, una metodologia di iniezione di liquidità che prevede lo scambio di collateral a fronte di Treasury bill. Attenzione particolare anche al sistema bancario islandese.
L’Islanda ha infatti ricevuto dalla Russia 4 Mld$ per sostenere il sistema bancario. Intanto il Fmi ha aumentato le stime delle perdite globali causate dalla crisi a 1400 Mld$, di cui il 40% in Europa. Le banche saranno chiamate a ricapitalizzare per 675Mld$.
Oggi è atteso la pubblicazione del World Economic Outlook che fornirà le nuove stime di crescita che dovrebbero essere riviste al ribasso. In Usa non si arresta il forte ribasso dei listini azionari che hanno chiuso perdendo oltre il 5% guidati dal comparto finanziario ed energia. L’indice S&P500 è calato sotto i 1.000 punti per la prima volta dal 2003. A niente è servito il doppio annuncio della Fed: da un lato l’acquisto diretto della Fed di commercial paper, dall’altro l’apertura di Bernanke all’ipotesi di un taglio dei tassi.
L’outlook si è deteriorato in modo sensibile. Aumentano a questo punto in modo notevole le probabilità di un taglio dei tassi imminente prima della prossima riunione del Fomc di fine ottobre. L’entità del taglio potrebbe essere di almeno 50pb. Dopo l’Australia anche Hong Kong ha tagliato questa notte d’urgenza i tassi di 100pb.
Ieri i mercati erano partiti in territorio positivo dopo la notizia della creazione da parte della Fed di un fondo speciale per acquistare carta commerciale e cercare di rivitalizzare tale mercato, essenziale per i finanziamenti di breve termine delle aziende. Si tratta del primo caso di finanziamento al settore privato da parte della Banca Centrale dopo un’analoga decisione presa a metà degli anni trenta.
Valute: dopo aver toccato un minimo a 1,3444 (nuovo supporto) ieri si è assistito ad un deprezzamento del Dollaro verso Euro. Per oggi i livelli di resistenza si collocano a 1,3750 e 1,3880 circa. Della crisi dei mercati continua a beneficiarne lo Yen che verso Dollaro è sceso brevemente sotto soglia 100 per la prima volta da inizio aprile. Verso Euro il cross è tornato a testare il supporto 135 che per adesso non è stato perforato.
Materie Prime: ieri il greggio Wti ha tentato un rimbalzo favorito dal deprezzamento temporaneo del Dollaro vs Euro e dalla notizia che la Libia ha chiesto all’Opec un taglio della produzione per fermare il declino dei prezzi. Questa mattina però le quotazioni sono nuovamente in calo. Andamento contrastato per i metalli industriali al Lme. Tra i preziosi in crescita l’oro che si riporta intorno ai 900$/oncia. Andamento contrastato per gli agricoli. Oggi si prospetta una giornata negativa per le materie prime alla luce della partenza negativa dei mercati finanziari.
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