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L’ORO CONTINUA LA CORSA, NUOVO RECORD A $1100

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I prezzi del metallo prezioso hanno raggiunto un nuovo record assoluto, toccando quota $1.100 l’oncia, dopo che le cifre del rapporto mensile sull’occupazione hanno mostrato che in ottobre il tasso di disoccupazione ha superato la soglia del 10% per la prima volta negli ultimi 26 anni.

Tali numeri hanno aumentato l’appeal per il bene rifugio per eccellenza e dopo la pubblicazione dei rapporto mensile sull’occupazione sulla piattaforma del Comex i contratti con scadenza novembre si sono portati in rialzo dell’1% a quota $1.100 l’oncia, sui massimi di sempre, mentre il contratto piu’ scambiato, quello con scadenza a dicembre, e’ balzato a $1.101,90 l’oncia.

Citando l’assenza di preoccupazioni sul fronte dell’inflazione, mercoledi’ la Fed ha deciso di mantenere lo status quo sui tassi di interesse tra lo 0% e lo 0.25%, ribadendo che continuera’ su questa linea ancora per un po’ di tempo, fino a quando la ripresa dell’economia non avra’ dimostrato una certa sostenibilita’.

I tassi ai minimi storici hanno alimentato il numero di operazioni di carry trade sul biglietto verde, con gli operatori che prendono in prestito dollari per investire in asset piu’ rischiosi, come titoli e commodity, in particolare l’oro, che allo stesso tempo viene considerato un bene piu’ sicuro rispetto alle azioni.

Al momento il metallo prezioso guadagna lo 0.7% a quota $1097.30 l’oncia e l’argento segue a ruota, forte di un progresso dello 0.5% in area $17.51 l’oncia.