Società

L’Italia è una Repubblica fondata sulla riduzione ascetica dei consumi

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Da oggi comincia a collaborare a Wall Street Italia Impoliticus, pseudonimo dietro cui si cela un noto giornalista romano dall’ombra lunga e la tastiera svelta. Questo spazio si chiama “Il Graffio” e apparira’ a seconda degli umori di chi scrive e solo se quel che accade merita un commento. Il contenuto esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

Gratta gratta, si scopre che il killeraggio dell’articolo 18 è anche colpa della Spagna. Dove il serafico Mariano Rajoy non riesce proprio a far quadrare i conti e domare lo spread. Scatenando nuove ondate di panico in Europa. Grecia o Spagna: vuoi vedere, si è preso paura Monti, che fra un po’ neanche in Italia se magna. Adesso incrociamo le dita. Il premier, in tournèe asiatica, potrebbe toccar con mano che la Cina cresce meno di un anno fa. Che il Giappone del dopo terremoto boccheggia. Che la malattia di Aung San Suu Kyi blocca il decollo della Birmania. Che la Corea del Nord è sempre sull’orlo dell’indigenza. Che addirittura a Singapore hanno aperto un ospizio per poveri. In un mondo dove tutto si tiene, per evitare il contagio magari gli potrebbe pruder vaghezza di aumentare ancor più le tasse (servirebbe fra l’altro a conquistare il Guiness dei primati) e coventrizzare definitivamente i diritti dei lavoratori. Vabbé, Monti dovrà ripetere che ha l’animo straziato e la Fornero ordinerà un nuovo set di fazzoletti per asciugarsi le lacrime. Ma intanto quelle sanguisughe dei mercati smetteranno per un po’ di rompere le palle. E pazienza se quelli rionali, di mercati, chiuderanno per mancanza di clienti. In fondo, basta cambiare l’articolo 1 della Costituzione. L’Italia non è più una Repubblica fondata sul lavoro, ma sulla riduzione ascetica del consumo. E poi, poche storie, qual è l’alternativa? Il ritorno di Berlusconi? L’ascesa di Bersani? Non è più nobile morir di fame che di ridicolo?