Tirata di orecchie della Germania sia da sinistra che da destra all’Italia: scelte immature e maggioranza fragile. La stampa tedesca vede infatti la sopravvivenza di Berlusconi al comando come la “continuazione di politiche irresponsabili” che finiranno per mandare l’Italia in rovina.
Vediamo come i giornali tedeschi hanno accolto la notizia del no alla mozione di sfiducia alla Camera, dove il leader del PDL l’ha spuntata per tre voti, fermandosi a quota 314. A Montecitorio pero’ il quorum e’ fissato a 316. Questo vuol dire che il governo ha vinto, oltre che grazie al voto di appena due deputati, anche grazie all’indispensabile astensione dei due parlamentari della SVP. E quindi e’ sopravvissuto al voto di ieri, ma si trova in questo momento de facto privo di margini per poter governare.
Il quotidiano di centro destra Allgemeine Zeitung commenta: “la maggioranza che ha aiutato Berlusconi a conservare il suo incarico non e’ affidabile, non e’ sufficiente come base per costruire un esecutivo stabile”. Il concetto e’ semplice: e’ quasi inconcepibile che con una maggioranza cosi’ risicata al governo abbia il potere di mettere in atto le riforme di cui il paese ha disperato bisogno per non soccombere al peso del debito pubblico.
E l’Italia, dopo tutto, e’ una delle osservate speciali dei mercati. Anche se sotto Berlusconi il paese ha potuto contare su quella leadership e continuita’ che in passato come idea non era mai associata a Roma (il governo Berlusconi II e’ l’unico che e’ riuscito a completare un intero mandato) gli ultimi anni sono stati anni gettati al vento. Non ci sono indicazioni che facciano pensare ad un’inversione di tendenza. I timori suscitati da questa instabilita’ e “la paura che la debolezza di Roma possa diventare permanente” stanno crescendo tra i partner dell’Unione Europea.
Il quotidiano di sinistra Die Tageszeitung scrive: “Quelli che si lamentano della politica della Germania, dovrebbero guardare all’Italia e quello che e’ stato fatto passare come un segnale di speranza nelle ultime settimane. L’amministrazione guidata da uno spavaldo imprenditore che si e’ fatto da se’ che prende il nome di Berlusconi rischiava di finire in crisi perche’ un ex neofascista chiamato Fini ha cercato di innescare un ribaltone per fare carriera. Secondo i sondaggi, anche nella prospettiva di nuove elezioni l’equilibrio delle forze politiche non sarebbe comunque mutato. Ma non ci sara’ bisogno di nuove elezioni. Silvio Berlusconi puo’ continuare come il rappresentante appropriato di un paese la cui fase discendente ormai non si puo’ piu’ fermare”.
Ci va giu’ pesante anche il giornale di centro sinistra Süddeutsche Zeitung, secondo cui “quando Berlusconi prende la parola, si ha l’impressione che non abbia letto le statistiche, fa come se non avesse mai sentito quello che i critici hanno da dire delle sue politiche in materia economica e a dirlo e’ un gruppo vasto e variegato di entita’ che va dal presidente della banca centrale italiana ai sindacati passando per le principali societa’ italiane”.
Il mandato di cinque anni del Berlusconi III non volgera’ al termine prima del 2013, ma secondo molti osservatori politici difficilmente l’esecutivo riuscira’ a evitare le elezioni anticipate. D’altronde per la politica italiana non si tratterebbe certo di una novita’, visti i precedenti storici dalla nascita della Repubblica a oggi. “Da un punto di vista politico e parlamentare, Berlusconi ha ottenuto una vittoria limpida”, commentava ieri all’Associated Press Stefano Folli, politologo ed editorialista considerato molto equilibrato e non di parte. “Ma da un altro punto di vista, il governo era debole anche prima di questo voto e cosi’ restera’ dopo di esso”.
“La frustrazione dell’opposizione ha raggiunto il limite, ma chiunque abbia predetto in passato una caduta del Cavaliere”, prosegue il settimanale Der Spiegel, “finora si e’ dovuto ricredere”. Il crollo del suo governo e’ stato annunciato in piu’ occasioni negli ultimi anni, segnati da una serie di scandali, dai casi di corruzione a quelli di comportamento illecito a sfondo sessuale, ma il premier e’ sempre caduto in piedi. “Scommettere sul suo futuro sembra che sia decisamente rischioso di questi tempi”. La sopravvivenza del governo Berlusconi e’ legata ai fili di una macchina artificiale, cui nessuno riesce a staccare la spina.