L’Italia ha smesso di credere nell’Alta Tecnologia? Secondo l’Università di Padova, che oggi organizza un convegno sul tema, la domanda è retorica e il punto interrogativo è di troppo. Alla base del diffuso pessimismo ci sono alcuni indicatori statistici che rivelano la scarsa propensione ad investire in ricerca e sviluppo, il ridotto numero di brevetti depositati, la bassa percentuale di export di prodotti high tech sul totale. Il ritardo nei settori della ricerca e di alta specializzazione è insomma evidente.
Le buone notizie arrivano solo dalla galassia di imprese medio-piccole che riescono ad emergere nel contesto internazionale nei settori ad alta tecnologia (chimica, micro ed optoelettronica, tecnologie biomediche e biotecnologiche). Ma ciò evidentemente non basta per garantirsi un futuro nell’economia globalizzata.
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L’ateneo patavino ha affidato a Moreno Muffatto – docente con esperienze in Giappone e al Mit – la gestione di un “Laboratorio Innovazione” e di un Master che hanno l’ambizione di contribuire a invertire la tendenza. E oggi, nel meeting in programma al Bo, ha invitato a discuterne anche il ministro per lo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani.
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